lunedì 10 febbraio 2014

LUCE E GAS: LA TELE LETTURA CHE NON PIACE AGLI ITALIANI



I contatori elettronici della luce e del gas sono stati imposti in tutte le case italiane al suono della grancassa: arriva la tele-lettura dei consumi, il cliente potrà sapere in tempo reale quanto spende e potrà dire addio ai consumi stimati, agli addetti delle compagnie che passano ogni tanto da casa per controllare a posteriori i numeri reali,  ma soprattutto potrà dire addio agli anticipi e ai conguagli. 

E invece, secondo quanto denunciano adesso l’Autorità dell’energia e le associazioni di consumatori, dopo anni di promesse il bilancio non è sempre lusinghiero: in troppi casi le compagnie continuano a non compilare le bollette con la lettura in tempo reale dei consumi, in troppi casi si continua a usare il vecchio metodo della stima e del conguaglio, e quando questo vien fatto è a danno del cliente.  

Mauro Zanini (FEDERCONSUMATORI) afferma che delle segnalazioni al programma «Energia: diritti a viva voce» di Federconsumatori il 46% riguarda letture erronee dei contatori: proteste per consumi presunti, conguagli, rettifiche e simili. Un esempio molto grave è quando un cliente cambia fornitore (tecnicamente VOLTURA del contatore) ma la vecchia compagnia non gira i dati necessari alla nuova (a volte accampando la scusa dei rispettivi sistemi informatici che non comunicano) e manco a dirlo questo viene fatto sempre a danno dell’utente. Aggiunge Zanini che «questo succede nel 20% dei cambi di contratto», e non è certo una bella maniera per incoraggiare il libero mercato dell’energia. L’Autorità di settore si è mossa per imporre alle 230 aziende venditrici di elettricità in Italia e alle 300 del gas di aderire a un Sistema Informativo Integrato che dovrà omologare i flussi di informazione fra tutti i soggetti; il sistema sarà gestito dall’Acquirente Unico secondo regole stabilite dall’Authority. 


La mancata comunicazione dei dati quando il cliente vuol cambiare fornitore crea problemi solo all’inizio del nuovo rapporto; ma la mancata telelettura può fare danno mese dopo mese, o addirittura anno dopo anno, se i consumi stimati eccedono di molto quelli reali, e quindi al cliente vengono imposti anticipi eccessivi; oppure quando l’utente scopre, al contrario, che il fisso mensile da lui pagato per lungo tempo era inadeguato al tipo di contratto scelto, e tutto in una volta gli arriva un enorme conguaglio da saldare.



fonte: La Stampa ; http://www.finanzainchiaro.it/