giovedì 28 novembre 2013

RISPARMIO IN BOLLETTA: UN PICCOLO DECALOGO

A grande richiesta, Vi presentiamo una piccola guida con dei suggerimenti,   che vi consentiranno di risparmiare perfino un 30% sulla bolletta luce.
  • LA REGOLA DELLA NONNA: Spegnete la luce che non state utilizzando. Il consiglio più banale ma c'è gente che in pieno giorno accende tutte le luci di casa.
  • LE NUOVE TECNOLOGIE: Acquistate le lampade fluorescenti a basso consumo. Risparmio assicurato durano perfino a 10 volte di più.
  • CLASSE A (non è una MERCEDES) : Comprate apparecchi a basso consumo o di maggiore efficienza energetica (Classe A+ e A++). 
  • STAND BY ADDIO : Spegnete totalmente gli elettrodomestici (o togliete la spina) non lasciandoli mai in stand-by. Quest’ultimo è responsabile di almeno il 10% del vostro consumo complessivo, sprecando elettricità pure mentre dormite!
  •  NON E' TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA: Eliminate della vostra vita gli elettrodomestici “non imprescindibili”, ad esempio i bollitori elettrici, che consumano circa 1500 kWh/anno.  lavastoviglie, telefoni cordless: hanno un’alimentazione constante e quindi un costo in bolletta
  • RISPARMIO ENERGETICO, COL PC SI PUO' : Impostate il vostro computer nel modo “Risparmio Energetico”, per fare che lo schermo si oscuri quando non è in uso. Nel caso dei portatili inoltre togliete la batteria quando siete collegati alla rete elettrica (ridurre il consumo e prolunga la vita utile dello stesso).
  • MODEM E CAFFE' NON FANNO BENE : Scollegate completamente il modem quando non lo state utilizzando. Secondo uno studio della WWF si trova tra gli apparecchi i quali consumi in stand by sono particolarmente elevati, insieme ad alcune macchine di caffè, stampanti e impianti stereo.
  • FREDDO E' MEGLIO : Lavatrici e lavastoviglie inoltre conviene utilizzarli sempre a carico pieno e a basse temperature.
  • ATTENTO ALLE FASCE (E NON STIAMO PARLANDO DI CALCIO) : Se avete una tariffa bioraria, attivate gli elettrodomestici ad alto consumo tra le 19 e le 07 del mattino, nel weekend e nei giorni festivi.
  • IL CARICABATTERIE NON E' UN ELEMENTO DI ARREDAMENTO: Staccate sempre i caricabatterie delle prese una volta finita la carica altrimenti, continuerà a consumare energia. Di solito, più grande e pesante è il caricatore, maggiore è il suo consumo di corrente.
  • FRIGO E CONGELATORE: ATTENZIONE ! allontanarli da fonti di calore, lasciando almeno 10 cm di distanza dai muri. Impostare il termostato su temperature intermedie, sbrinare regolarmente  e controllare la normale chiusura della porta.

Fonte: http://www.sostariffe.it/

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mercoledì 27 novembre 2013

BIRRA PERONI E PRATICHE DI SOSTENIBILITA'



Birra Peroni è tra i produttori di birra più grandi al mondo, con oltre 200 marchi e circa 70.000 dipendenti in 75 paesi e sta puntando molto sulla diffusione e sulla condivisione di pratiche di sostenibilità.

Ma come si traduce all'atto pratico la sostenibilità di uno dei player principali nel settore dell'industria birraria? Ecco 5 azioni della strategia di Birra Peroni:

1) Lavorare per sensibilizzare e far crescere i partner della filiera di produzione (oltre 1500 agricoltori) sui temi di gestione delle imprese agricole e sullo sviluppo sostenibile. Nel 2013 è nato e si sta evolvendo il progetto "Birra Peroni per l'Agricoltura";

2) Promuovere il consumo responsabile di alcol attraverso iniziative rivolte ai consumatori, in collaborazione con Assobirra e con l'adozione di una politica e di un Codice di Comunicazione Commerciale che detta le principali linee di comportamento e stabilisce gli standard delle campagne pubblicitarie su tutti i media;

3) Restituire alla comunità parte della ricchezza prodotta, continuando a supportare progetti in favore del sociale e dell'ambiente, oltre a sostenere diverse iniziative pluriennali del mondo accademico-scientifico e del non profit;

4) Assicurare la qualità e la naturalezza dei prodotti lavorando in collaborazione con partner scientifici come l'Istituto di Maiscultura dell'Università di Bergamo, con cui è stato selezionato il Mais Nostrano Peroni. Il Malto di Birra Peroni è 100% italiano;

6) Migliorare con l'aiuto di tutti i dipendenti della filiera l'impatto sull'ambiente del processo produttivo, come il risparmio di acqua (-7,6%), la diminuzione di energia utilizzata (-8%) per ettolitro di birra prodotta ed il conferimento a riciclo dei rifiuti, ben il 98% nel 2012;

PER UN ULTERIORE APPROFONDIMENTOGREEN BIZ




martedì 19 novembre 2013

S&Q alla Fiera sull'energia in Polonia

S&Q sta partecipando con uno stand alla Fiera Energetics che si tiene in Polonia dal 19 al 21 Novembre 2013.

ENERGETICS è uno dei più importanti ed uno dei più grandi eventi fieristici del settore energetico in Polonia.


Come in altre nazioni europee, il mercato energetico polacco è giunto a una svolta e deve apportare cambiamenti radicali per permettere un maggior ricorso alle fonti rinnovabili.

Quello Polacco è un mercato è tutto da sviluppare e richiede know-how proveniente dall’estero, e la fiera Energetics è sicuramente un evento con cui le aziende italiane e Polacche possono venire in contatto.


Per visualizzare le foto dello stand potete consultare il nostro profilo FLICKR all 'indirizzo:
http://www.flickr.com/photos/sistemiqualita/10943527634/in/photostream/






mercoledì 13 novembre 2013

L'AUTORITA' PER L'ENERGIA E LE NUOVE REGOLE PER LO SCAMBIO SUL POSTO CHE FANNO PAURA




L'Autorità per l'Energia  nel Dco 488/2013/R/eel, messo in consultazione la settimana scorsa annuncia  modifiche allo scambio sul posto. Per gli impianti fotovoltaici tra i 20 e i 200 kW si stralcia di fatto la cumulabilità con gli incentivi e si aumenta l'incertezza nei business plan delle installazioni non incentivate.

Come si legge nel documento questo per “evitare che, nell’ambito dello scambio sul posto, continuino ad essere restituiti gli oneri generali di sistema nel caso di iniziative per cui i ricavi medi totali (al netto dell’effetto dello scambio sul posto) già superano i costi medi totali di produzione comprensivi di un’adeguata remunerazione del capitale investito 

In sintesi quello che si propone l’Autorità per l’energia è che l’autoconsumo, ossia una delle peculiarità della generazione distribuita, debba essere limato in maniera sostanziale affinché si vada a “un’adeguata remunerazione del capitale investito” che oggi appare quindi secondo l’Autorità eccessivo.

Il target che sarebbe maggiormente colpito da questo provvedimento colpito sono famiglie, Pmi, aziende agricole, terziario ed enti pubblici tutti soggetti che stanno già subendo i morsi della crisi, ma che secondo l’Autorità sono dei “privilegiati”.

Si tratta infine di una modifica che fa andare in salita, con aumento dei tempi di ritorno sull’investimento gli impianti esistenti ammessi a incentivazione  ma crea un quadro d’ulteriore incertezza sul futuro delle rinnovabili e della generazione distribuita. La non restituzione di una parte, o tutti, gli oneri di sistema, infatti, renderà più difficile il raggiungimento della grid parity, poiché le rinnovabili dovrebbero vedersela, a questo punto, con una grid parity sul lato produzione e non su quello utenza, cosa che ne allungherebbe il raggiungimento nel tempo e potrebbe metterne in serio dubbio lo sviluppo della generazione distribuita. 

             GREENSTYLE








 

lunedì 11 novembre 2013

EOLICO OFF SHORE: FACCIAMO CHIAREZZA



Cerchiamo con questo articolo di rispondere a molte richieste che ci arrivano circa impianti eolici off shore, in Italia e nel mondo.

DEFINIZIONE
Eolico Offshore è la definizione data per quegli impianti eolici installati a diverse miglia dalle coste per sfruttare l’esposizione alle correnti, sicuramente maggiori e più forti rispetto a quelle presenti sulla terra ferma.
L'energia eolica è la conversione dell'energia del vento in una forma utilizzabile di energia, generalmente grazie all'utilizzo di aerogeneratori che producono energia elettrica.
Grandi parchi eolici sono costituiti da centinaia di singoli aerogeneratori collegati alla rete di trasmissione di energia elettrica
L'eolico off-shore è più stabile, fornisce più energia e possiede un minor impatto visivo, tuttavia i costi di realizzazione e manutenzione sono notevolmente più alti.


EOLICO OFF SHORE IN ITALIA
Anche se i mari del Nord e in generale gli oceani beneficiano di un maggiore disponibilità eolica, tuttavia anche il nostro paese ha un interessante potenziale.
In totale, l'Italia dispone di ben 11.686 km² di superficie marina adatta all'eolico offshore; le zone ideali sono soprattutto quelle dell'Italia centro-meridionale, con in testa la Puglia.
Nonostante questo però l’eolico offshore raramente ha conquistato gli onori della cronaca verde in Italia, anche perchè ci sono rilevanti difficoltà soprattutto ai costi elevati d’investimento (e la stretta al credito dovuta alla recessione economica peggiora la situazione) e alla mancanza di collegamenti sottomarini in alta tensione con cui unire le turbine alla terraferma.


OFFSHORE IN EUROPA
Il 2013 è iniziato bene per l'eolico off-shore europeo: nei primi 6 mesi si è già installato oltre 1 GW di potenza, circa il doppio rispetto allo stesso periodo del 2012 e quasi quanto si è realizzato nell'intero anno passato. Ma dal punto di vista finanziario le difficoltà non mancano e l'incertezza normativa non aiuta.Il dato, sintetizzato dal grafico sotto, arriva dall'ultimo report semestrale dell'EWEA, l'associazione europea dell'eolico (vedi allegato in basso). Dal 1  gennaio al 30 giugno si sono installate 277 nuove turbine in mare, per 1.045 MW di potenza. E' appunto circa il doppio rispetto al primo semestre 2012, quando le installazioni erano arrivate a 523,2 MW.
A incidere sono soprattutto le installazioni britanniche: con 146 turbine il Regno Unitoin 6 mesi ha connesso 514 MW di nuova potenza; gran parte sono le turbine del parco eolico in mare più grande del mondo, il London Array, inaugurato da poco. Altri 98 aerogeneratori per una potenza di 353 MW sono stati installati in Danimarca, mentre l'altro paese che più puntando sull'eolico offshore, la Germania, ha connesso 21 turbine per 105 MW di potenza.
Tra i produttori, Siemens resta il maggiore: l'83% delle macchine installate in questi 6 mesi è uscito dai suoi stabilimenti. Bard ha una quota del 7% su queste nuove installazioni e RE Power il rimanente 7%. Per quel che riguarda gli sviluppatori, Dong è il più importante con il 40% delle nuove installazioni, segue E-On con l'11% e il fondo pensionistico danese con il 10%.

OFFSHORE NEL MONDO

L’eolico diede prova di forza in Giappone, quando lo tsunami del marzo 2011 causò un lungo black out e danni ingenti anche alle infrastrutture energetiche. Dopo il passaggio dell’onda a resistere e continuare a produrre energia fu proprio un impianto eolico e forte di questo esempio il Giappone ci riprova e avvia un nuovo parco offshore a 20 chilometri di distanza dalla costa di Fukushima.
 La fattoria del vento di Fukushima Dai-Ichi punta ad ottenere un Gigawatt di potenza istallata sfruttando le 143 turbine, istallate dove il mare è profondo ben 120 metri, che ridaranno energia ad una delle aree maggiormente danneggiate dall’onda devastatrice.
Il progetto oltre che dare energia al paese punta a contribuire all’abbandono progressivo del consumo di combustibili fossili e ridurre di conseguenza il rischio di nuovi incidenti nucleari e abbassare al contempo la quantità di emissioni inquinanti prodotte e rilasciate.
Dopo il disastro tutti i 50 reattori giapponesi sono sotto controllo e seguono la nuova normativa con la prospettiva di riavviare presto almeno 14 dei reattori chiusi a seguito dell’incidente. “Ci stiamo muovendo un passo alla volta. Questo parco eolico è un simbolo del nostro futuro”, ha detto Yuhei Sato, governatore della prefettura di Fukushima.
Il Giappone sta portando avanti importanti investimenti che nel campo delle rinnovabili e sta dando spazio alla ricerca nel campo dell’eolico galleggiante per sfruttare le acque profonde che lo circondano visto che le turbine senza fondamenta sono la migliore soluzione per le caratteristiche del mare giapponese.


PER MAGGIORI INFORMAZIONI:  www.sqingegneria.com

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