giovedì 30 giugno 2011

QUARTO CONTO ENERGIA: DOPO DUE MESI UNA PRIMA ANALISI

Sono passati quasi due mesi dalla firma del Quarto conto energia ed è già ora di riassumere le novità presenti nel decreto. 

Riduzione degli incentivi e tipologia impianti
Le riduzioni dell'incentivo sono partite dal primo giugno e le classi di potenza per gli impianti convenzionali restano quelle del terzo conto energia: da 1 a 3 kW, da 3 a 20 kW, da 20 a 200 kW, da 200 kW a 1 MW, da 1 a 5 MW e superiori ai 5 MW.
Gli impianti convenzionali vengono distinti in : 
"su edificio", premiati più generosamente, 
altri impianti". 
Nb
Le tariffe per quei moduli che vanno a sostituire le coperture di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline saranno pari alla media aritmetica fra quelle spettanti agli “impianti fotovoltaici realizzati su edifici” quella per “altri impianti fotovoltaici”.

Piccoli impianti e Grandi impianti
La versione firmata del testo definisce i "piccoli impianti" quelli inferiori a 1 megawatt di potenza realizzati su edifici,  quelli a terra inferiori 200 kW operanti in regime di scambio sul posto, e quelli di qualsiasi taglia se realizzati su edifici e aree delle amministrazioni pubbliche (tit. 1, art. 3, lettera u, pag. 9). 
Questi, a differenza dei grandi, fino a tutto il 2012 non sono soggetti ai limiti di spesa programmati e non hanno l'obbligo di iscrizione al registro informatico, al quale dopo il 31 agosto i grandi impianti dovranno iscriversi (tit.1, art.8, pag. 12).
Il nuovo conto energia infatti prevede un limite di spesa complessivo per tutti gli impianti (6-7 miliardi per il periodo 2011-2016, pari a circa 23 GW incentivabili) e delle soglie semestrali. Ad esempio 300 milioni per il secondo semestre 2011 (pari a circa 1.200 MWp incentivabili), 150 milioni per i primi sei mesi del 2012, 130 per il secondo e così via.
Fino a tutto il 2012 i grandi impianti sono ammessi all'incentivazione "nei limiti di costo individuati", mentre i piccoli, come detto, lo sono comunque.
Per gli anni dal 2013 al 2016, invece, il superamento dei costi indicativi stabiliti per un dato periodo non limita l’accesso alle tariffe incentivanti, ma determina una riduzione aggiuntiva delle stesse per il periodo successivo.

Cumulabilità dell'incentivo
La cumulabilità degli incentivi è descritta all'art. 5 del primo titolo, a pag. 9. Ci sono condizioni di favore per le scuole pubbliche (e anche per le paritarie) che dal 2012 potranno cumulare gli incentivi del conto energia con contributi in conto capitale fino al 60% del costo di investimento; non si potrà invece usufruire del conto energia e contemporaneamente delle detrazioni fiscali. Un elemento da tenere in considerazione, dal momento che è previsto anche un premio per l'installazione del fotovoltaico abbinato ad interventi di efficientamento dell'edificio (tit. 2, art. 13, pag. 16). A seconda di quanto si riducono i consumi, la maggiorazione della tariffa del conto energia può arrivare fino al 30%, ma l’accesso al premio è "alternativo all’accesso ad altre forme di incentivazione riconosciute per i medesimi interventi che danno diritto al premio", leggasi 55% o incentivi che lo sostituiranno.
Altre ancora le maggiorazioni di tariffa previste anche se non cumulabili tra loro (tit.2, art.14, pag.17). 
C'è un premio del 5% sulla tariffa per impianti realizzati in Comuni con meno di 5mila abitanti o per quelli a terra su aree industriali dismesse, discariche, cave esaurite, ecc.
C'è un premio di 0,05 euro a kWh per gli impianti che vanno a sostituire coperture in eternit o comunque contenenti amianto. 
C'è infine una maggiorazione del 10% dell'incentivo per quegli impianti il cui costo di investimento, lavoro escluso, sia per non meno del 60% riconducibile a produzione realizzata all’interno dell'Unione Europea.

Premiati anche gli impianti a concentrazione, sempre sotto i 5 MW; possono beneficiare degli incentivi solo le persone giuridiche e i soggetti pubblici e non le persone fisiche (tit. 4, pag.18, tabelle delle tariffe a pag. 38). Infine, da stabilire con un successivo decreto come si individueranno gli impianti fotovoltaico con innovazione tecnologica, che avranno diritto a tariffe speciali, anch'esse da definire.

Per maggiori informazioni sul Quarto Conto energia:
http://www.sqingegneria.com/it/notizie/conto-energia-2011.html

Per avere un preventivo gratuito per un impianto:
www.sqingegneria.com
oppure
info@sqingegneria.com

Volkswagen, Green Peace, il Marketing, l'ambiente e Guerre Stellari!!

C'era una volta in un universo lontano, lontano...Il MARKETING!!!
Così iniziava il film di George Lucas e così inizia il nostro racconto delle Guerre Stellari a colpi di Marketing tra GreenPeace e Volkswagen.
GreenPeace In questi giorni ha lanciato su Youtube  un video, nel quale una legione di bambini, armati di spade laser, affronta la Volkswagen, primo costruttore europeo di autoveicoli e ancora ben lontana, secondo GreenPeace, da un'efficace politica eco friendly. 
 Il video è, in sostanza, la parodia dello spot realizzato nei mesi scorsi da Volkswagen che richiamiava alla saga di Guerre stellari.
Il video, che risultava essere essere veramente geniale dal punto di vista del marketing e della comunicazione, è risultato uno dei filmati più cliccati su Youtube: più di 40 milioni, infatti, sono gli utenti che,, hanno guardato le gesta di un Dart Vader in erba, alle prese con una Volkswagen Passat in versione Model Year 2012, di recente debutto negli Usa.
Ma come si dice...Il marketing è un arma a doppio taglio...e così partendo dall'idea che la casa tedesca non rispetti a pieno il nostro pianeta Greepeace è partita all'attacco:

un video nel quale un gruppo di bambini, che raffigurano i personaggi di Star Wars, sfida un piccolo Dart Vader, mentre una Morte Nera (con tanto di marchio VW) minaccia di distruggere la Terra.


IL CONCETTO ALLA BASE DEL VIDEO
Greenpeace punta il dito sulla mancata gestione, da parte di Volkswagen, nei confronti di una articolata politica eco friendly, la casa tedesca“Impiega il proprio enorme peso politico per fare lobby contro alcune leggi decisive per la salvaguardia dell'ambiente (si sarebbe, anzi, mossa in prima persona per impedire l'approvazione di importanti leggi ambientali, come il blocco a misure per l'efficienza dei nuovi veicoli in Europa e negli Usa).
Volkswagen – prosegue il rapporto – Non ha ridotto i consumi di carburante dei propri veicoli allo stesso ritmo degli altri costruttori, anche se presenta il marchio come un brand 'verde' e sostiene di essere 'L'azienda produttrice di auto più eco friendly del mondo.

MARKETING DI RISPOSTA
Ed ecco quindi l'idea del videoQuanto ha speso Volkswagen per il suo nuovo spot? Milioni e milioni per utilizzare l'infanzia e l'iconografia di Guerre Stellari per convincere i consumatori di essere un'azienda responsabile. Non ce ne vorrà, dunque, se riprendiamo la sua tattica pubblicitaria per puntare i riflettori sulle sue basse performance ambientali – evidenzia Andrea Boraschi, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia – D'altro canto, pensiamo che gli obiettivi dell'azienda siano davvero seri: i consumatori sono, ora, più sensibili alle questioni ambientali; inoltre, il Gruppo VW è così grande che, con le sue politiche industriali, è in grado di condizionare il volto del settore auto a livello mondiale. Per questo, ci auguriamo che VW doti la sua produzione delle migliori tecnologie per l'efficienza delle quali dispone”.
IL FUTURO: INIZIANO LE GUERRE...CHE FINE FARA' LA MORTE NERA?
Ora la palla passa a Volkswagen:
accetterà la sfida? 
risponderà a GreenPeace?
Lo sapremo nel prossimo episodio...

Link al video:

video greenPeace

martedì 28 giugno 2011

Il 27 Giugno 2011 a Napoli, presso l' Hotel RAMADA si è tenuto il FORUM ASMEZ 2011 dedicato all'INNOVAZIONE SOSTENIBILE.
Nel corso del Forum, ASMEZ ha presentato le azioni attivate per:

- il risparmio energetico e le energie rinnovabili,
- il contrasto al digital divide,
- la valorizzazione dei patrimoni immobiliari dei Soci.
 

Sistemi&Qualità,era presente insieme ad Efm con uno STAND dedicato al facility mangement per i comuni ed alla certificazione di Qualità per le P.A, nell'ampia area espositiva messa a disposizione da Asmez . 
 
Per vedere le foto dello stand:
http://www.flickr.com/photos/sistemiqualita/?saved=1

LA SARDEGNA DICE NO ALL'EOLICO!MA IL FUTURO DELL'ITALIA NON DOVEVA ESSERE NELLE RINNOVABILI?

A meno di un mese dal referendum che ha  rilanciato l’importanza delle rinnovabili nel panorama energetico italiano, ecco il primo problema a cui è andato incontro il futuro “green” del nostro paese.
L’ipotesi della realizzazione di un impianto eolico off-shore nel mare fra Porto Torres e il Golfo dell’Asinara sta scaldando gli animi in tutta l'isola.
Secondo quanto indicato dalla società valdostana che ha realizzato il progetto, dovrebbero infatti essere installati 26 aerogeneratori da 36 MW ognuno, collocati su torri eoliche alte 90 metri rispetto al livello del mare.
Naturalmente appena uscito il progetto si sono dichiarate contrarie tutte le principali associazioni ambientaliste regionali e nazionali ma non sono mancate le stroncature al progetto da parte di numerosi esponenti politici legati all’isola.
Il deputato del Pdl, Mauro Pili, si è limitato a presentare un’interrogazione parlamentare al ministro Matteoli, mentre il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci dopo aver affermato che una delibera del marzo 2010 vieta espressamente la realizzazione di questo tipo di impianti, ha aggiunto:
Respingiamo l’idea che qualcuno possa impadronirsi di alcuni degli scorci di pregio delle coste della Sardegna per portare avanti progetti totalmente incompatibili con un’isola. La Sardegna vuole determinare il proprio futuro e non è disposta a sacrificare il proprio ambiente e il proprio paesaggio per operazioni che nulla hanno a che fare con gli interessi del popolo sardo.

lunedì 27 giugno 2011

IL FOTOVOLTAICO METTE LA FRECCIA E SORPASSA L'EOLICO

Fotovoltaico sorpassa l'eolico in Italia, non solo per potenza installata di impianti ma anche per produzione lorda di energia.
Entro dicembre, infatti, il fotovoltaico dovrebbe raggiungere quota 9 TWh (dallo 0,7 del 2009), superando di misura l'eolico che ora produce 8,4 TWh e che si prevede non cresca più di tanto, visto il taglio degli incentivi in atto e l'annunciato cambio del regime di sostegno pubblico atteso per settembre. Una svolta di rilievo, visto lo storico peso dell'eolico sulle rinnovabili italiane.‬‪ ‬‪Secondo stime Sole 24 Ore, pubblicate oggi nel Rapporto Energia allegato, calcolate sull'attuale trend di autorizzazioni all'esercizio da parte del Gse, gli impianti fotovoltaici balzeranno dagli attuali 6,75 Tw a 9 Tw di potenza installata.‬‪ ‬‪

Naturalmente, i nuovi impianti non dispiegheranno tuotto il loro potenziale produttivo  annuo, ma solo le quote mensili del 2011 che va a terminare.
‬‪La crescita del fotovoltaico sta trainando tutto il settore. una ricerca flash realizzata per Il Sole 24 Ore, stima che quasi tutto l'incremento del 7% del comparto energia nel 2010 sul 2009 sia attribuibile proprio alla corsa del solare.
Bene anche gli investimenti: +42%, a quota 22,6 miliardi di euro. Positivo anche il trend dell'occupazione del comparto energia: +19%, a quota 140mila addetti (più altri 100mila almeno dell'indotto). Tutto merito degli incentivi al solare, che tanto hanno fatto discutere, al momento del varo del Quarto conto energia.
Nel Rapporto Energia del Sole 24 Ore anche le istruzioni per l'uso per chi pensa di installare un impianto fotovoltaico sul tetto di una villetta (o condominio) e di un capannone industriale o impresa tout court. Non sulla sola elettricità, però, si fa il punto: in primo  piano  l'auto elettrica e la sfida della benzina E10 e le migliori tecnologie per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici, con anticipazioni sul nuovo Conto energia termico atteso per settembre: il regime di incentivi previsto dal dlgs 28/20011 che fa molto sperare l'industria meccanica.‬
 

venerdì 24 giugno 2011

ALEMANNO: INVASIONE FOTOVOLTAICA A ROMA

Gianni Alemanno lo aveva promesso: avrebbe tappezzato i tetti della capitale di pannelli fotovoltaici!
Ed effettivamente sembra che il sindaco romano stia tenendo fede all'impegno. Partendo dalle scuole e dai cimiteri.
Due nuove delibere, infatti, sono state approvate ieri dalla giunta comunale con le quali viene stabilito che oltre 500 scuole e i cimiteri della Città Eterna saranno alimentati grazie al fotovoltaico. per una potenza complessiva di 8 MW.
L'iniziativa, realizzata grazie al sistema del project financing, farà sicuramente scuola. In cosa consiste?
I privati  verseranno 30 milioni di euro di finanziamento necessari ai lavori e alla manutenzione delle coperture fotovoltaiche. Ma essi guadagneranno dalla gestione degli impianti per 25 anni, con i conseguenti ricavi dalla vendita dell'energia elettrica in eccesso prodotta.
Il bando, che verrà pubblicato a luglio, prevede l'installazione dei pannelli solari in 524 scuole capitoline per un totale di circa 132.500 tonnellate di Co2 risparmiate all'atmosfera.
E proprio questa energia verrà fornita alle scuole, mentre quella  rimanente sarà destinata alla rete e sarà fonte di ricavo per il gestore.
La seconda delibera, invece, non è ancora passata alla giunta ma sarà discussa e approvata a breve.
"Si tratta di una scelta di fondo - ha spiegato il sindaco di Roma Gianni Alemanno - perché abbiamo detto di no a centrali fotovoltaiche su terreno agricolo per non consumare terreno ma abbiamo deciso di utilizzare i tetti".
L'iniziativa è in linea con le direttive comunitarie, in merito alla produzione di energia pulita e alla riduzione delle emissioni inquinanti. Ne è soddisfatto Alemanno che intende trasformare Roma in “una grande centrale fotovoltaica”.
Secondo il sindaco, infatti, “si tratta del più grande progetto fotovoltaico su edifici pubblici in Italia. Entro il 30 giugno 2012 le scuole coinvolte produrranno energia che consentirà alle casse del Comune un risparmio enorme e alla città di produrre energia pulita. Tutto il risparmio sarà poi utilizzato per la realizzazione di nuovi progetti, consentendo così di finanziare nuovi lavori nelle scuole e nei cimiteri”.

martedì 21 giugno 2011

E' QUASI ORA DI VACANZA: Acque balneabili in 85,3% delle coste italiane

 L'85,3% delle acque balneabili costiere in Italia rispetta i criteri obbligatori sulla qualità dell'acqua e il 77,2% anche i parametri più rigidi, un valore che risulta al di sotto della media Ue. L'1,2% dei siti italiani riportati invece non sono in regola.
E' questo il quadro fornito dall'ultimo rapporto dell'agenzia europea dell'Ambiente.
Per quanto riguarda le acque interne, il 72,7% sono in linea con i criteri minimi e il 58,4% con quelli più rigorosi. Solo lo 0,8% del totale è stato vietato alla balneazione.
La maggior parte dei siti costieri in cui fare il bagno nell'Ue si trovano comunque nel Mediterraneo, con circa i due terzi di tutte le aree riportate nella relazione dell'agenzia Ue.
Quasi la metà si collocano nel Mediterraneo occidentale, che va dalla Spagna all'Italia, seguite da quelle dell'Adriatico.
Nel Mare Nostrum il 92,3% delle aree balneabili costiere sono risultate in linea con i requisiti minimi di qualità dell'acqua e quelle più pulite rispetto alla media sono quelle del Mediterraneo occidentale e del mare greco e cipriota.
Fra gli elementi valutati dalle analisi delle aree balneabili, i dati sull'inquinamento potenzialmente dannoso per la salute umana, ma anche la potenziale proliferazione di organismi, come cianobatteri e macroalghe.


Uff.Stampa Sistemi&Qualità Spa

SISTEMI & QUALITA' PARTECIPERA' AL FORUM ASMEZ 2011


Il 27 Giugno 2011 a Napoli, presso l' Hotel RAMADA si terrà il FORUM ASMEZ 2011 dedicato all'INNOVAZIONE SOSTENIBILE.
Nel corso del Forum, ASMEZ presenterà le azioni attivate per:

- il risparmio energetico e le energie rinnovabili,
- il contrasto al digital divide,
- la valorizzazione dei patrimoni immobiliari dei Soci.

nei comuni associati.
Il Consorzio  Asmez  ha raggiunto quota 1520 Enti Locali associati in tutt'Italia (525 in Campania, 340 in Calabria, 311 in Piemonte, 100 in Lombardia, il resto a macchia di leopardo nelle altre Regioni), erogando servizi di supporto all'introduzione delle innovazioni tecnologiche e gestionali. Essi spaziano dall'e-government, al risparmio energetico, alle energie rinnovabili, alla formazione, alla consulenza, al servizio di Centrale di committenza per conto dei Soci, all'assistenza per l'accesso ai finanziamenti europei, nazionali e regionali, cui recentemente si è affiancata quella per l'accesso ai finanziamenti privati, selezionando i Partner con procedure adevidenza pubblica a livello europeo. 
Questa linea di intervento ha già prodotto affidamenti per 1,6 miliardi di euro.
Il Consorzio ha anche promosso la costituzione di altre strutture associative:
- ASMENET CAMPANIA
- ASMENET CALABRIA
- ASMEL
Le prime due svolgono le funzioni di Centri Servizi Territoriali per i Comuni medio piccoli delle
rispettive regioni (rispettivamente 291 e 329 Enti soci) e sono caratterizzate dalla formula "in
house". La terza è un'Associazione nazionale di Enti Locali con sede in Gallarate (VA) che
persegue l'obiettivo della modernizzazione degli Enti associati, puntando ad "esportare" nel resto
d'Italia la formula associativa affermatasi in Campania (ove coinvolge circa il 95% degli Enti
locali) ispirata ai principi della sussidiarietà e della valorizzazione delle Autonomie Locali e basata
su un modello pervasivo e cooperativo, mai prescrittivo.

Sistemi&Qualità, che  alla data del 3 Maggio 2011 è risultata aggiudicataria del Bando Aspea, sarà presente all'evento con un suo STAND.
Come ogni anno infatti ASMEZ ha provveduto ad allestire un'ampia area espositiva con stands ove verranno presentate le best pratices già affermate e le novità proposte dal mercato..

lunedì 20 giugno 2011

WEBMARKETING 2.0: LA SVOLTA DEL DOMINIO PERSONALIZZATO

Una svolta per il commercio sul web.
Le imprese private su internet d'ora in poi potranno utilizzare il loro nome nel suffisso del dominio, al posto dei suffissi .com, .org o .net: lo ha stabilito l'ente internazionale preposto ai nomi a dominio Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), il cui consiglio di amministrazione si è riunito oggi a Singapore
«Si tratta del maggiore cambiamento concernente i nomi di dominio dalla creazione di "dotcom" 26 anni fa», ha spiegato Theo Hnarakis, direttore del Melbourne It Digital Brand Services, società con sede in California specializzata in servizi internet.
Grandi gruppi come Apple, Toyota o Bmw, ad esempio, potranno lanciare a pagamento siti con il loro nome a suffisso. A beneficiare di più di questa novità saranno le «grandi marche con un marketing chiaro e una strategia orientata verso i clienti, che consente loro di sfuttare il proprio nome in modo competitivo», ha aggiunto Hnarakis.
La Icann (Internet Corporation for Assigned Name and Numbers), nata nel 1998, è un'azienda no profit che conta partecipanti da tutto il mondo e opera nell'intento di rendere Internet sicura e stabile, coordinando gli indirizzi della rete in tutto il mondo.

giovedì 16 giugno 2011

Assosolare: "Adesso il Governo spinga l'accelleratore sulle rinnovabili"

"Bene le parole, ma ora servono i fatti", questo il messaggio che arriva dalle imprese delle energie rinnovabili e del fotovoltaico in particolare, come Assosolare, che si dicono pronte a ripartire dopo il risultato del referendum e le parole del Presidente del Consiglio Berlusconi e del Ministro dell'Ambiente Prestigiacomo sulla necessità per il Paese di appoggiare le fonti di energia rinnovabile.
Intanto i titoli delle rinnovabili, come quelli di Enel Green Power (+3,1%), ErgyCapital e K.r.Energy (+14,2% e 13,1%), volano in borsa, arrivando in alcuni casi a diverse sospensioni al rialzo.
Secondo l'Associazione nazionale dell'industria fotovoltaica "non servono incontri sporadici, ma un tavolo permanente Governo-Industria delle rinnovabili, che possa monitorare la crescita del mercato e intervenire dove c'é bisogno". "Dal quarto conto energia non si stanno avendo i risultati che il Governo sperava: la ripresa del settore resta timida dopo mesi di blocco per la revisione degli incentivi".
A febbraio infatti il Governo aveva deciso di tagliare gli incentivi all'energia rinnovabile, per razionalizzare il sistema contro le speculazioni finanziarie, e poi a maggio ha approvato il decreto incentivi al settore fotovoltaico con un nuovo regime di programmazione degli incentivi, eliminando ogni limite alla produzione con un nuovo sistema di regolazione automatica del livello degli incentivi, e prevedendo un tetto di spesa massima e un registro tenuto dal Gse solo sui grandi impianti. Un settore quello delle energie rinnovabili che comunque anche in Italia è cresciuto e conta oltre 140mila occupati, benefici dal taglio delle emissioni di CO2 pari a un risparmio per il Paese di circa 21 milioni di euro, e la presenza di almeno una fonte rinnovabile in 7.000 comuni su 8.000.
In base ai dati del Gestore servizi energetici a febbraio "le prime stime" parlano di una "potenza totale installata delle energie rinnovabili in Italia che ha superato i 30 Gw (Gigawatt)", con un incremento per il fotovoltaico di oltre il 160% e di circa il 20% per l'eolico.
Il fatturato del settore delle nuove rinnovabili è cresciuto di più del doppio passando dai 5 miliardi del 2008 agli oltre 13 miliardi del 2010 (8,6 nel 2009).
A livello di occupazione tra il 2009 e il 2010 il campo delle fonti rinnovabili ha creato oltre 20.000 posti di lavoro e attualmente il settore conta 120.000 occupati tra diretti e indotto. E potrebbero diventare circa 250.000 se l'Italia raggiungerà l'obiettivo del 17% di energia da fonti rinnovabili fissato dall'Ue al 2020.

Sistemi & Qualità

martedì 14 giugno 2011

BELGIO: INAUGURATO IL PRIMO TUNNEL SOLARE

E' stato realizzatoin Belgio nel tratto della linea ferroviaria ad alta velocità che collega la città di Anversa ad Amsterdam tunnel a pannelli solari lungo tre chilometri in grado di fornire energia pulita per treni e stazioni.

Il progetto nasce con lo scopo di costituire una barriera di protezione per i mezzi ferroviari in caso di caduta alberi nel corso del tragitto ed è unico nel suo genere in Europa. La ferrovia che attraversa il territorio belga passa vicino ad una antica foresta e il completamento della galleria ha evitato anche la necessità di ricorrere per motivi di sicurezza ad una inopportuna quanto dannosa deforestazione. La parte superiore del tunnel, con una superficie di 50.000 m2 ( otto campi di calcio) è stata coperta con16 mila pannelli solari, 

Si stima che l'impianto sia in grado di generare più o meno 3,3 MWh di elettricità all'anno, equivalenti al consumo medio annuale di energia elettrica di quasi 1.000 famiglie.
L'elettricità prodotta è destinata a provvedere al normale funzionamento di segnaletica, illuminazione e riscaldamento delle stazioni, alimentando allo stesso tempo la corsa delle vetture.

In prospettiva, 4.000 treni ogni anno – corrispondente ad una giornata di intenso traffico su rotaia – saranno in grado di viaggiare grazie al sistema di rifornimento ad energia solare, fonte che sembra ricevere una sempre maggiore attenzione come mezzo per diminuire l'impronta di carbonio del settore dei trasporti ferroviari.

Il tunnel solare consentirà un beneficio in termini di minor inquinamento con una una riduzione prevista delle emissioni di CO2 nell'atmosfera dell'ordine di 2.400 tonnellate annue, oltre 47.000 tonnellate risparmiate in due decenni.

REFERENDUM : DOPO IL NO AL NUCLEARE COSA CAMBIA

NUCLEARE: ADDIO PIANO ITALIA, 4 CENTRALI E 8 REATTORI

I cittadini italiani hanno ribadito la loro contrarietà alla costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano. A 24 anni di distanza dal primo referendum del 1987, si è recato alle urne il 54,79% degli aventi diritto  ed il 94,05% ha votato Sì all'abrogazione della legge che permette la costruzione di centrali nucleari in Italia.
I No si sono fermati al 5,95%. 
Addio ad investimenti da 40 miliardi di euro, addio ai progetti per 4 nuove centrali e addio a risparmi nel costo della generazione di elettricità pari al 20%.

COSA CAMBIA ADESSO

Il sì al quesito referendario sul nucleare, con cui la maggioranza degli italiani ha bocciato per la seconda volta l'energia atomica entro i confini nazionali, si traduce nell'abbandono definitivo del programma nucleare italiano, promosso dall'allora ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, sin dal 2005 e portato poi avanti dal suo successore, Paolo Romani.

Gli obiettivi del governo partivano da un aumento dei consumi nazionali, che dai 350 TWh del 2008 dovrebbero salire a circa 400 al 2020: di questi, circa il 25% avrebbe dovuto essere prodotto con l'atomo, per una potenza richiesta di circa 13mila MWe, vale a dire 8 unità (quattro centrali con due reattori ciascuna) da 1.600 MWe l'una. A realizzarne la metà sarebbe stata l'Enel, che in accordo con i partner francesi di Edf, prevedeva la costruzione di almeno 4 unità su 2-3 siti (pari a 6.400 MWe) in tecnologia di terza generazione Epr, con la posa della prima pietra entro il 2013 e l'entrata in esercizio della prima unità nel 2020.
La realizzazione degli impianti, solo considerando l'impegno di Enel-Edf, sarebbe stata pari a 18-20 miliardi, che quindi sarebbero diventati circa 40 per l'intero programma nucleare. Stime del gruppo elettrico italiano avevano dettagliato i costi in 5 miliardi per la prima unità, 4,7 per la seconda, 4,3 per la terza, 4 per la quarta, con ricadute occupazionali per poco meno di 3.500 persone per ogni unità. A fronte di questo impegno, i benefici sul piano economico sarebbero stati, secondo le attese, di uno risparmio del 20% sui costi di generazione; su quello ambientale, invece, la produzione di 100 TWh l'anno avrebbe fatto ridurre le emissioni di circa 35 milioni di tonnellate l'anno.

lunedì 13 giugno 2011

GOOGLE PANDA E LA RIVOLUZIONE DEL WEBMARKETING

Un anno fa Google lanciava un nuovo algoritmo che permetteva di restituire più risultati in minor tempo, scovando più rapidamente nuovi contenuti nella grande rete. Ma come ogni cosa ha dei lati positivi e dei lati negativi, se da una parte nelle sue serp Google restituisce un numero maggiore di risultati non può garantire che tutti i risultati siano le risposte che gli utenti cercano.
Per risolvere il problema Google ha pensato a Panda

Come funziona?

Tolti i contenuti duplicati andavano tolti tutti i siti che non offrivano contenuti di qualità, per far questo bisogna dare una definizione di contenuto di qualità e trovare la soglia per determinare quando una pagina o un sito li offre.
Per trovare questa soglia gli ingegneri di Google si sono basati sul giudizio di testatori esterni, ai quali sono state sottoposte una serie di domande per una serie di siti.
Ecco una parte del questionario:
  • Saresti a tuo agio nel dare la tua carta di credito a questo sito?
  • Saresti a tuo agio a dare ai tuoi bambini le medicine indicate su questo sito?
  • Consideri questo sito autorevole?
  • Vedresti bene questo contenuto su una rivista?
  • Ci sono troppe pubblicità su questo sito?
Il risultato di questi quesiti ha permesso di individuare una serie di “modelli” da usare come termine di paragone per determinare se un sito è o no di qualità. Esattamente come la mente umana che mette in relazione tra loro le cose, il panda ha bisogno di avere un termine di paragone per verificare se il sito è di qualità o meno.

Come valutare un Sito

Come sempre Google non ha svelato il mix di parametri usati per determinare la bontà di un sito. Dalle prove e verifiche fatte fino ad oggi sui siti anglofoni dove Google panda è già in funzione da circa più di un mese è emersa una serie di dati che possiamo raggruppare in tre famiglie:

Dati recepiti dalla SERP e nella rete
Per ogni ricerca Big G traccia la posizione del sito e il numero di click ricevuto ricavandone il CTR per ogni ricerca effettuata. La provenienza dei link che continua ad essere un elemento fondamentale.

Struttura della Pagina/Sito
Ormai Google ha acquisito una grande capacità di analisi del sito che fa parte dei fattori di indicizzazione on-site di un sito WEB. Adesso se ne è aggiunto un nuovo, la pubblicità in esso contenuta. Basta con i siti basati solo sulla pubblicità a scapito dei contenuti.
 
Dati raccolti dai vari prodotti servizi di Google
Google  per raccogliere informazioni sulle abitudini dei visitatori, ha dei prodotti che danno la possibilità a Google di conoscere le abitudini dei suoi utenti in internet. 
Il motivo di tutto ciò è dichiarato apertamente nel centro sulla privacy per ogni prodotto.
Se prendiamo come esempio Cronologia web andando sulla pagina http://www.google.it/history/intl/it/privacyfaq.html troviamo questa frase:
Cronologia web utilizza le informazioni della cronologia web e altri dati da te forniti per migliorare il servizio della ricerca su Google, ad esempio ottimizzando la qualità dei risultati di ricerca e offrendo suggerimenti.
Google utilizzando questi dati è in grado di ottenere informazioni da un maggiore numero di siti, anche se non censiti da Google Analytics!!!

L'impatto  Panda sulla rete

Rilasciato il 24 Febbraio 2011 in America e successivamente l'11 Marzo per tutte le ricerche in lingua inglese portando un po' di scompiglio nelle serp.
Secondo Google questo aggiornamento ha rivoluzionato il 12% delle SERP e il successivo update rilasciato per effettuare dei leggeri ritocchi ha influenzato ulteriormente il 2% delle ricerche.
I dati raccolti da Searchmetrics sono eclatanti.

Sito/Dominio
Differenza
Traffico
Perdita
in %
reviewcentre.com
-580608
-89,50%
myvouchercodes.co.uk
-371612
-56,17%
ciao.co.uk
-314974
-93,83%
dooyoo.co.uk
-268183
-94,82%
promotionalcodes.org.uk
-230725
-87,82%
about.com
-217340
-28,58%
brothersoft.com
-205273
-69,37%
everydaysale.co.uk
-171978
-97,83%
answers.com
-167982
-54,17%
pocket-lint.com
-163828
-98,72%

Ma per ogni sito che perde di posizioni e di traffico ce ne sono altri che ne guadagnano.

Sito/Dominio
Differenza
Traffico
Aumento
in %
ebay.co.uk
435044
42,06%
techcrunch.com
50577
40,72%
nazionale-lottery.co.uk
82696
39,50%
econsultancy.com
50371
37,09%
thisismoney.co.uk
54340
30,13%
siteslike.com
35590
25,37%
mirror.co.uk
54939
24,87%
blogspot.com
186887
22,80%
mashable.com
54423
22,61%
itv.com
63170
22,38%



Analizzando chi sono i vincenti e i perdenti troviamo che: content farm, comparatori prezzi e aggregatori di notizie sono quelli che hanno perso traffico mentre: quotidiani, blog, e siti di video sharing lo hanno guadagnato.
I primi siti ricevono un traffico mordi e fuggi, visitatori occasionali, con visite poco profonde e di breve durata mentre il secondo gruppo ha un traffico formato da visitatori abituali dove le visite sono più profonde e durature.


Responsabile Marketing Sistemi&Qualità

martedì 7 giugno 2011

Sistemi & Qualità vi spiega il ritiro Dedicato

Oggi Sistemi&Qualità vuole spiegare ai lettori del suo blog cosa significa Ritiro Dedicato, e quali sono le modalità per accedervi.
IN COSA CONSISTE
Il regime di cessione dell'energia elettrica mediante ritiro dedicato rappresenta una modalità semplificata a disposizione dei produttori per la vendita al GSE dell'energia elettrica immessa in rete, in alternativa ai contratti billaterali o alla vendita diretta in borsa.
Il ruolo attribuito al GSE:
  1. soggetto che ritira commercialmente l'energia elettrica dai produttori aventi diritto, rivendendo tale energia sul mercato elettrico;
  2. utente del dispacciamento in immissione e utente del trasporto in immissione in relazione alle unità di produzione nella disponibilità dei predetti produttori;
  3. interfaccia unica, in sostituzione del produttore, verso il sistema elettrico tanto per la compravendita di energia quanto per i principali servizi ancillari connessi.
L’AEEG, con Deliberazione n. 280/2007, ha stabilito che il Gestore dei Servizi Elettrici - GSE Spa ricopra il ruolo di intermediazione commerciale tra i produttori e il sistema elettrico e conseguentemente proceda al ritiro dedicato dell’energia elettrica.
I VANTAGGI
Il vantaggio per il produttore è rappresentato da una notevole semplificazione dell’iter per la cessione dell’energia elettrica. In tale caso, infatti, il GSE è l’unico soggetto al quale il produttore dovrà rivolgersi per stipulare la convenzione che regola il ritiro commerciale dell’energia elettrica sostituendo ogni altro adempimento contrattuale relativo alla cessione commerciale dell’energia elettrica e all’accesso ai servizi di dispacciamento e di trasporto.
Il produttore non avrà rapporti con Terna e con il distributore per ciò che riguarda accesso e gestione amministrativa e commerciale del ritiro. Tuttavia la convenzione con il GSE non sostituisce gli adempimenti relativi alla connessione e alla conclusione del regolamento di esercizio dell’impianto né la regolazione relativa a eventuali prelievi di energia elettrica effettuati dal produttore.
QUANDO E' POSSIBILE USUFRUIRNE
E’ prevista la possibilità di richiedere il ritiro dedicato per l’energia elettrica prodotta dagli impianti:
1. con potenza apparente nominale inferiore a 10 MVA alimentati da fonti rinnovabili, ivi compresa la produzione imputabile delle centrali ibride;
2. di qualsiasi potenza che producano energia elettrica dalle seguenti fonti rinnovabili:
- eolica;
- solare;
- geotermica;
- del moto ondoso;
- maremotrice;
- idraulica (limitatamente agli impianti ad acqua fluente).
3. con potenza apparente nominale inferiore a 10 MVA alimentati da fonti non rinnovabili, ivi compresa la produzione non imputabile delle centrali ibride;
 IL PREZZO DEL RITIRO DEDICATO
Il regime di ritiro dedicato avviene al prezzo che si forma sul mercato elettrico (prezzo zonale orario), corrisposto sulla base del profilo orario di immissione del singolo produttore. Ciò consente di riflettere fedelmente le condizioni economiche di mercato.
Ne consegue che il GSE riconosce il prezzo zonale orario all’energia elettrica immessa in rete e ammessa al ritiro dedicato. Nel caso di produttori che non dispongano di misuratori orari dell’energia elettrica immessa in rete sarà il gestore di rete che procederà a determinare il profilo orario di immissione del singolo produttore (la deliberazione n. 118/03 prevede che l’energia elettrica immessa in rete da impianti che non dispongono di misuratori orari sia ripartita sulle ore che appartengono a ciascuna fascia secondo un profilo piatto). 
SOTTOLINEAMO PERO' che la Deliberazione AEEG prevede che il GSE applichi ai produttori che si avvalgono del ritiro dedicato un corrispettivo pari allo 0,5% del controvalore dell’energia elettrica ritirata, a copertura dei costi amministrativi, fino a un massimo di 3.500 euro all’anno per impianto.
I prezzi per il ritiro dell’energia elettrica applicati dal GSE fanno riferimento a quelli individuati dal Gestore del Mercato elettrico per la valorizzazione dell’energia elettrica in ciascuna zona e saranno calcolati su base oraria.
Il GSE, dal 2008, pubblica sul proprio sito internet, con cadenza mensile:
- i prezzi medi mensili per fascia oraria, calcolati come media, per ciascuna fascia oraria, dei prezzi zonali orari ponderata sulle quantità di energia complessivamente vendute in ogni punto di dispacciamento gestito dal GSE;
- i prezzi unici mensili calcolati come media, per ciascun mese, dei prezzi zonali orari ponderata sulle quantità di energia complessivamente vendute in ogni punto di dispacciamento gestito dal GSE.

LA FATTURAZIONE: IVA AL 10%
In relazione all’IVA applicabile del 10%, che l'utente che utilizza lo scambio sul posto accredita al GSE si fa riferimento al DPR 633/72, tabella allegata A/3 punto 103:
energia elettrica per uso domestico; energia elettrica e gas per uso di imprese estrattive, agricole e manifatturiere comprese le imprese poligrafiche, editoriali e simili; energia elettrica per il funzionamento degli impianti irrigui, di sollevamento e di scolo delle acque, utilizzati dai consorzi di bonifica e di irrigazione; energia elettrica fornita ai clienti grossisti di cui all'articolo 2, comma 5, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79; gas, gas metano e gas petroliferi liquefatti, destinati ad essere immessi direttamente nelle tubazioni delle reti di distribuzione per essere successivamente erogati, ovvero destinati ad imprese che li impiegano per la produzione di energia elettrica”.
TEMPISTICHE DI FATTURAZIONE
Se si definisce come mese “n”, il mese di competenza dell’energia prodotta e immessa in rete, avremo la seguente tempistica:

“n+1”

- dal giorno 1 ed entro il giorno 15, i gestori di rete locale inviano i dati di misura al GSE;

- dal giorno 1 ed entro il giorno 25, il GSE pubblica i dati di misura sul portale informatico a disposizione dei produttori;

- dal giorno di disponibilità delle misure pubblicate all’ultimo giorno del mese, i produttori accedono al portale per accettare o contestare la proposta di fattura.

“n+2”

- entro il giorno 10, il produttore può formalizzare la fattura proposta dal GSE apponendo la data e il numero progressivo. Gli altri dettagli di validità della fattura sono già presenti nella proposta;

- entro il giorno 20 lavorativo ma comunque entro l’ultimo giorno del mese, il GSE procede a mandare in pagamento il saldo tra fatture attive e passive da e verso il produttore;

- entro 5 giorni calendariali della data di pagamento, il GSE mette a disposizione del produttore la situazione finanziaria netta debitrice o creditrice;

- dal giorno 16 al giorno 20, il GSE riceve da Terna e pubblica sul portale informatico i corrispettivi di sbilanciamento.

“n+3”

- entro il giorno 10, il produttore può formalizzare la fattura relativa ai corrispettivi di sbilanciamento proposta dal GSE, apponendo la data e il numero progressivo;

- entro il giorno 20 lavorativo ma comunque entro l’ultimo giorno del mese, il GSE procede a mandare in pagamento il saldo tra fatture attive e passive da e verso il produttore.

La tempistica di ricevimento delle misure comporta il fisiologico sfasamento di un mese tra la proposta di fattura per il ritiro dell’energia elettrica e i corrispondenti corrispettivi di sbilanciamento.
La ritardata accettazione delle misure proposte dal GSE potrebbe comportare lo slittamento del pagamento al mese successivo
Per maggiori informazioni:
http://www.gse.it/attivita/Ritiro%20dedicato/Pagine/FAQgse.aspx

lunedì 6 giugno 2011

GOOGLE LANCIA +1

Google lancia il “pulsante social” +1.
Il motore di ricerca ritorna a sfidare i social network con un progetto di nome  +1.
Google confida nell’efficacia del “social bottone” per conferire una spinta all’interattività.
Il pulsante +1 permette agli utenti di raccommandare siti Web al proprio circuito sociale (il “social circle” di amicizie e conoscenze).
Il pulsante +1 su Google è un modo per esprimere un “apprezzamento” sul motore di ricerca: come gli omologhi Follow button di Twitter e il pulsante Mipiace di Facebook, arriva direttamente nelle diverse pagine Web visitate per dare all'utente la possibilità di "consigliare" un determinato contenuto direttamente dove si incontra.
Una volta che la nuova funzione di Google prenderà piede, potrà avere conseguenze anche sul servizio offerto dal motore di ricerca, dal momento che le indicazioni raccolte attraverso di esso possono influenzarne il ranking
In ogni caso, anche per evitare i rischi connaturati ad inserire elementi umani accanto al suo algoritmo, Google proibisce qualsiasi tipo di intervento che possa "gonfiare" le annotazioni e i consigli espressi via "+1" e si lascia aperta la possibilità di analizzare l'utilizzo del pulsante da parte degli editori che lo adottano, per vigilare sul suo corretto utilizzo.
Google ha introdotto un'estensione Chrome ad hoc per facilitare ai suoi utenti la possibilità di suggerire le pagine che ritengono meritevoli.

Gli operatorori di siti Web adesso possono aggiungere il bottone +1 ai propri siti;  Sistemi&Qualità ha deciso di adottare il tasto sul suo blog per facilitare la condivisione di tematiche riguardanti l'energia e l'ambiente da parte dei propri utenti!

L'ESPLOSIONE NUCLEARE IN EGITTO

Una perdita di acqua radioattiva sarebbe avvenuta nelle ultime ore nella piccola centrale nucleare di Anshas, in Egitto, dopo l'esplosione di una pompa del reattore.
Lo rivela una fonte dell'Autorità egiziana per l'energia atomica, coperta da anonimato, al giornale locale Rose el Youssef, che titola 'L'Egitto si salva da un disastro nucleare.
 Secondo alcuni fonti, si sarebbe verificata un’ esplosione che ha investito il reattore del sito. Secondo l’Autorità egiziana per l’energia atomica, l'esplosione avrebbe provocato la rottura di una delle pompe che convogliano il vapore in direzione delle turbine e che servono a produrre energia elettrica.
Le conseguenze sono una dispersione nell’ambiente di un quantitativo molto elevato di acqua radioattiva che ammonta a circa 10 mila litri. Si tratta dell'acqua indispensabile al raffreddamento del combustibile nucleare.
Ad alimentare polemiche circa questo incidente il fatto che pare come la pompa esplosa fosse rientrata in funzione solo poco tempo fa nonostante il parere contrario del Centro per la Sicurezza Nucleare e senza tutti i controlli necessari.
L’incidente in Egitto è stato valutato di livello 3 (scala 1-7), stesso valore di Fukushima anche se l'incidente giapponese alla fine si è rivelato più grave.
 

mercoledì 1 giugno 2011

Il Quarto conto Energia ed il decollo del Programma Aspea

Accelerata sul Programma ASPEA(Azzeramento della Spesa Energetica degli Enti Associati) per assicurare a tutti gli Enti aderenti il completamento degli impianti entro il 2012.
In un quadro di progressiva riduzione degli incentivi dopo il varo del Decreto interministeriale sugli impianti fotovoltaici, si confermano invece per gli enti locali le agevolazioni previste nel terzo “conto energia” e viene estesa la maggiorazione del 5% degli incentivi per i Comuni sotto i  5000 abitanti, già riconosciuta per gli impianti su tetto, anche agli impianti a terra e fino a 1 Mw di potenza installata. Sono definiti “piccoli” tutti gli impianti degli Enti Locali che sfuggono, almeno fino a fine 2012, ai limiti posti per gli impianti “grandi”, cui non viene assicurata alcuna certezza in termini di entità dell’incentivo, con riduzione non legate alla data di fine lavori, ma al raggiungimento dei limiti di potenza installata nell’intero Paese. Ancora, gli Enti Locali potranno valorizzare l’energia prodotta ricorrendo alle regole del “ritiro dedicato” con un aumento del valore dell’energia fino a 3 centesimi per kwh prodotto.
Infine, salta il limite di 20.000 abitanti finora previsto per poter accedere alle agevolazioni riservate ai Comuni.
Come noto, il Programma ASPEA (Azzeramento della Spesa Energetica degli Enti Associati) fa ricorso proprio agli incentivi previsti per il fotovoltaico per il raggiungimento dei propri obiettivi.
Sistemi&Qualità è lieta di essere risultata aggiudicataria del bando per  la "Ricerca e selezione di Partner che affiancheranno Asmez nella realizzazione del programma Aspea.

Per maggiori informazioni:
www.sqingegneria.com
http://www.asmenetcampania.it/ 
http://www.asmez.it

GERMANIA : RINUNCIA DEFINITIVA AL NUCLEARE

La Germania dice addio definitivamente all'atomo.
Dopo una riunione fiume durata 12 ore  il governo tedesco ha deciso che abbandonera' l'energia nucleare tra poco piu' di 11 anni, entro la fine del 2022.
La cancelliera tedesca Angela Merkel (Cdu) ha ufficializzato cosi' la sua promessa 'svolta' a favore delle fonti di energia rinnovabile, che dovrebbe trasformare la Germania in un paese pioniere in questo campo.
''Noi rinunceremo gradualmente all'energia nucleare entro la fine del 2022'', ha detto la Merkel. ''Per la Germania questo cammino rappresenta una grande sfida e sopratutto comporta anche ''enormi possibilita per le generazioni future".
Sicuramente il disastro di Fukushima ha spinto la Merkel a imporre una moratoria di tre mesi sul nucleare sfociata nella chiusura dei sette impianti piu' vecchi del paese. Il piano approvato dal governo prevede che questi sette impianti, piu' un altro che era gia' chiuso dal 2009 a causa di problemi tecnici, rimangano chiusi per sempre. Nei prossimi anni, quindi, saranno operative solo nove centrali su un totale di 17. ''Il nostro sistema energetico deve essere cambiato radicalmente e puo' essere cambiato radicalmente - ha aggiunto la Merkel -. Vogliamo che l'elettricita' del futuro sia sicura e, allo stesso tempo, sia affidabile ed economica''. Questo e' ''definitivo'', ha detto da parte sua il ministro dell'Ambiente, Norbert Roettgen, riferendosi al progetto. Secondo la tabella di marcia, sei centrali verranno chiuse nel 2021 e le ultime tre saranno attive fino al 2022 per garantire una transizione senza scossoni nella fornitura di energia. ''Non ci saranno revisioni'', ha assicurato il ministro.  Il governo tedesco ha delegato questo processo all'Autorita' per l'elettricita' e il gas e questo ha portato a qualche critica da parte degli avvversari politici. La co-presidente dei Verdi, Claudia Roth, ha detto che il governo dovra' chiarire nel dettaglio come intende compensare la mancata produzione di energia nucleare e risolvere il problema dello stoccaggio permanente delle scorie