venerdì 29 aprile 2011

Aruba: Server Irraggiungibile...senza mail e senza siti migliaia di società e utenti!

Aruba: Server Irraggiungibile!
Questa mattina una sorpresa sicuramente non piacevole si è presentata agli occhi di moltissimi webmaster, societa’ e clienti che utilizzano Aruba per hosting e housing dei propri domini/server.
aruba down server irraggiungibile
Con un comunicato ufficiale, tramite un account Twitter creato al momento da Aruba, la società ha aggiornato i milioni di utenti coinvolti.
La situazione è precipitata quando è scoppiato un incendio nella server farm di Arezzo il quale ha fatto entrare in funzione un meccanismo di poweroff il quale ha tolto di conseguenza l’energia a tutti i dispositivi al fine di preservare la sicurezza.
In base ai tweet di Arubait l’unica zona coinvolta dovrebbe essere quella degli UPS e non quella della ben più preziosa sala dati.
Molte sono le lamentele degli utenti rivolte verso Aruba, in particolare si parla di mancanza di ridondanza e di un’assenza di sistemi veri e funzionali di backup..vedremo cosa rispondera’ Aruba a riguardo e vi terremo aggiornati sulla situazione.


Energia elettrica e Gas : Analisi del mercato libero nel 2010

Le famiglie che si rivolgono al mercato libero per la fornitura di energia elettrica nel 2011 hanno opportunita' di risparmio medio rispetto al 2010. Lo rileva uno studio di Federconsumatori, secondo cui i risparmi, a seconda della categoria di consumi sono tra il 3 il 5% in meno rispetto al 2010.


ENERGIA ELETTRICA
E' vero, che dall'avvio della liberalizzazione nel settore elettrico, decollata nel luglio del 2007, sono oltre 4 milioni le famiglie che hanno cambiato, passando dal mercato tutelato a quello libero: tuttavia 2/3 hanno comunque mantenuto lo stesso operatore, a dimostrazione di una certa difficolta' di affidarsi alle diverse offerte commerciali.
Per accelerare il processo, ci vorrebbero maggiori benefici economici: in sostanza, i risparmi dovrebbero essere nell'ordine della doppia cifra.


GAS
Ancora piu' problematica e' la situazione del settore gas, dove in otto anni di libero mercato solo l'8% ha cambiato venditore, con risparmi medi che oscillano per le offerte piu' convenienti dall'1,9% al 3,9%, ''troppo poco per sollecitare un cambio di rotta da parte dei consumatori''. Le offerte per il gas, inoltre, vengono pubblicizzate molto meno rispetto a quelle relative all'elettricita'.


LE PROPOSTE DEI CONSUMATORI
Molte le proposte messe sul tavolo dell'associazione dei consumatori per invertire la rotta e approfittare realmente delle opportunita' offerte dalla liberalizzazione. Sul fronte gas si chiede per esempio la riduzione ''dell'eccessiva imposizione fiscale, che incide su ogni metro cubo di mercato consumatori per il 37%'', nonche' ''la sterilizzazione automatica degli aumento dell'Iva con il crescere del costo della materia prima, che si generano automaticamente a ogni aumento trimestrale della medesima come si sta verificando dall'inizio del 2010 ad oggi, dove si sono accumulati aumenti per ben 126 euro a famiglia''. Per l'elettricita', Federconsumatori si schiera contro l'eventuale ridimensionamento dell'Acquirente Unico in rappresentanza del mercato tutelato ''senza fornire adeguate tutele''.

IL MERCATO ELETTRICO DELLE MEDIE IMPRESE
Anche il mercato elettrico delle micro, piccole e medie imprese mostra qualche rigidita'.
Alla domanda su quale sia la disponibilita' a cambiare fornitore per uno sconto sulla bolletta, oltre la meta' dichiara che il risparmio dovrebbe essere almeno del 10% e il 37% punta addirittura al 15%.
Per le piccole e medie imprese, inoltre, e' difficile orientarsi tra le mille offerte: il principale canale di conoscenza e' infatti il 'Porta e porta', vale a dire l'agente commerciale e 4 su 10 si fermano alla prima offerta sottoscritta. Comportamento ben diverso e' quello che caratterizza i grandi consumatori energivori, che possono andare alla ricerca investendo di piu' e ricorrendo a canali dedicati come energy manager e consulenti.

Sistemi&Qualità

mercoledì 27 aprile 2011

Referendum Acqua: in preparazione un decreto per istituire Authority

Un decreto legge, che istituisca un'autorita' per il settore idrico per stabilire ''le regole del gioco''.
'Le liberalizzazioni, come accaduto per l'energia elettrica ed il gas, devono essere regolate- spiega Saglia - quindi ci vuole un'Autorita' terza rispetto al governo che stabilisca le regole del gioco.
Penso che l'unica modalita' possibile sia l'inserimento di una proposta di modifica all'interno dei provvedimenti, sotto forma di decreto, che il Consiglio dei ministri sta per varare''
Queste le parole del sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia a proposito dell'intervento del governo sul fronte dell'acqua.

venerdì 22 aprile 2011

Romani, dopo estate strategia energetica nazionale

ROMA - Cosi parlò il Ministro Romani: "Dopo lo stop al programma nucleare, il Governo sta ora lavorando ad una strategia energetica nazionale" Romani ha poi precisato: ''stiamo lavorando sugli incentivi alle rinnovabili e in questi giorni e nei prossimi mesi faremo un piano sulla strategia energetica nazionale che presenteremo alla conferenza sull'energia dopo l'estate. Recupereremo una strategia complessiva per il Paese''.
Il ministro ha quindi precisato che lo stop deciso dal governo non riguarda invece le scorie. ''Noi abbiamo abrogato i commi della legge che stabilivano per l'Italia il percorso nucleare, ma non quelli riguardanti sicurezza, depositi e parco tecnologico''. Romani ha ricordato che ci sono le scorie dall'estero e quelle dalle quattro vecchie centrali che richiedono ''un'opera di decommissioning molto costosa. Non e' che l'Italia sia esclusa da questo problema - ha aggiunto - Dobbiamo trovare un deposito che le contenga in maniera piu' moderna e tecnologicamente piu' avanzata''. Il sito, tuttavia, non e' ancora stato individuato, ha precisato. A questo punto, inoltre, cambia anche la mission dell'Agenzia per la sicurezza sul nucleare guidata da Umberto Veronesi: ''Si concentrera' sulla sicurezza'', ha detto Romani.
  E ADESSO??
Romani ha poi parlato delle aziende della filiera nucleare:
"Per le aziende italiane della filiera nucleare che lo stop deciso dal governo ha lasciato senza lavoro, la scommessa e' ora puntare sull'Europa. Oggi e' il tempo della sicurezza e della ricerca, e su questi due grandi temi la filiera nucleare italiana puo' confrontarsi e fare una grande scommessa - ha detto Romani -, perche' la sindrome nimby significa produrre ricerca e innovazione per le grandi aziende nucleari che ci sono in Europa. Il problema riguarda tutti, e aver riportato in Europa il problema della sicurezza e' stato fondamentale''.

SISTEMI & QUALITA' VI AUGURA UNA BUONA PASQUA

mercoledì 20 aprile 2011

SISTEMI&QUALITA' VI PRESENTA IL QUARTO CONTO ENERGIA

Sistemi&Qualità vi presenta la prima bozza del Quarto conto energia.
 Il decreto è suddiviso in 25 articoli e contiene una serie di allegati che definiscono nel dettaglio le varie tipologie di tariffe incentivanti applicabili agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio dopo il 31 maggio e fino al dicembre 2016 , per un totale di potenza installata pari  23 mila Mw .
Per quel che riguarda i piccoli impianti “sono ammessi all’incentivo senza limiti di costo annuo, fatte salve le riduzioni tariffarie” previste in una tabella che comprende  incentivi a scalare da giugno a dicembre 2011 e con un decalage anche per il primo e peri il secondo semestre 2012.
Per tutto il 2012 I grandi impianti fotovoltaici sono ammessi al regime di sostegno per un totale di 820 mln (447 mln fino a dicembre 2011, 373 mln fino alla fine del 2012) per un obiettivo di potenza complessiva di 3100 MW (1350 nel primo periodo, 1750 per quel che riguarda il 2012).
Per quel che riguarda gli impianti fotovoltaici integrati e quelli a concentrazione (al di là del periodo transitorio) è previsto dal 2013 un livello di incentivi dal 19 a 22 mln per il primo semestre secondo la tipologia di impianto, tra 26 e 30 ml nel secondo semestre, dal primo semestre 2014 da 32 a 37 mln, da 38 a 44 mln nel secondo semestre. Gli obiettivi di potenza sono pari a 50 Mw nel primo semestre e 70 MW nel secondo semestre 2013, 90 MW nel primo e 110 MW nel secondo semestre 2014.
Dal 2013, per tutti gli impianti scatterà dunque un unico sistema basato su un sistema alla "tedesca": cioè la somma dei costi del periodo (semestre), attribuibile ai diversi incentivi, dà luogo ai costi economici per “periodo”. Qualora però venga sforato il tetto di costo di un periodo si passa alla tariffa incentivante prevista per il periodo successivo.
Nel 2016, poi il Fotovoltaico dovrà sostenersi da solo e senza incentivi.

martedì 19 aprile 2011

QUARTO CONTO ENERGIA: NON SPEGNETE IL SOLE, TUTTI A ROMA IL 20 APRILE!

Non spegnete il sole è lo slogan con il quale il 20 apirle scenderanno in piazza molti operatori del settore delle rinnovabili per protestare contro il taglio degli incentivi. 
Mercoledì, in concomitanza con la discussione sul nuovo Conto Energia alla conferenza Stato-Regioni, sfileranno a Roma gli aderenti a Fiom-Cgil, Fim-Cils, Uilm-Uil e con loro  ci saranno lavoratori e imprenditori provenienti dal Veneto.
Il decreto sulle energie rinnovabili del 3 marzo scorso ha bloccato l’intera filiera del fotovoltaico in Italia. Da allora si sono ridimensionati i piani di investimenti e in molti casi, annunciati processi di delocalizzazione e avviato il ricorso ad ammortizzatori sociali. Per dare una prospettiva di sviluppo equilibrato ad un settore strategico per il paese, il decreto va radicalmente modificato”.
La manifestazione è in programma a partire dalle ore 15 in piazza Montecitorio, e per favorire la riuscita del sit-in, la rete di Sos rinnovabili ha invitato le imprese a portare in piazza tutti i loro dipendenti, molti dei quali rischiano il licenziamento o la cassa integrazione a causa del taglio degli incentivi.
La grande manifestazione nazionale, partirà alle 11, davanti al ministero dello Sviluppo economico. L'incontro di mercoledì sarà importante per la definizione dei contenuti del quarto Conto energia per il fotovoltaico, che gli operatori del settore attendono di conoscere da settimane. Secondo le prime indiscrezioni, il governo starebbe lavorando a una bozza che prevede un taglio immediato delle tariffe incentivanti di un 25% rispetto a quelle attuali, e l'introduzione di una soglia annua della potenza installabile (e incentivabile), ipotesi che ha gettato letteralmente nel panico gli addetti ai lavori.

Sistemi&Qualità




lunedì 18 aprile 2011

QUARTO CONTO ENERGIA: IL MINISTRO ROMANI, L'UNIONE EUROPEA E LO SCIOPERO DEL 20 APRILE

 LO SCIOPERO
 
Sono questi giorni cruciali per la riforma degli incentivi alle energie rinnovabili.
Oggi è previsto un incontro tecnico tra il Governo e le Regioni per illustrare la bozza di decreto che definisce il Quarto Conto Energia per il fotovoltaico.
Per mantenere alta la pressione pero', i sindacati nazionali Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil hanno indetto per mercoledì 20 aprile, alle ore 11, una manifestazione nazionale a Roma, davanti al Ministero dello Sviluppo economico.
Nel pomeriggio del 20 aprile è previsto anche un sit-in di protesta, organizzato da SOS Rinnovabili, di fronte a Montecitorio.

INVESTIMENTI BLOCCATI 

Non spegnere il sole”,sarà il grido di Guerra di sindacati e imprenditori del fotovoltaico che intendono denunciare il blocco dell'intera filiera del fotovoltaico in Italia, causato dal decreto legislativo n. 28 del 3 marzo 2011, che ha avuto come effetto il ridimensionamento dei piani di investimento delle aziende del solare e in diversi casi in ricorso alla cassa integrazione.

L'UNIONE EUROPEA E LA SITUAZIONE ITALIANA
Nel frattempo, Paolo Romani, è stato richiamato dal Commissario europeo per l'Energia, Günther Oettinger.
In una lettera inviata al ministro Romani, Oettinger esprime preoccupazione per la situazione venutasi a creare in Italia nel settore delle rinnovabili con il nuovo decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2009/28/CE.
Il commissario ricorda che con la direttiva 2009/28/CE, l'Unione Europea si è impegnata ad aumentare la quota di energia da fonti rinnovabili nel proprio mix energetico, fissando obiettivi nazionali obbligatori per il 2020; l'Italia è tenuta a raggiungere la quota del 17% dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili entro l'anno 2020.
Risulta perciò fondamentale – sottolinea Oettinger - che il governo italiano crei quanto prima un quadro interno d'incentivazione chiaro, stabile e prevedibile per garantire lo sviluppo delle rinnovabili, senza correre il rischio che i necessari investimenti privati siano rimandati e diventino più costosi, ostacolando cosi il raggiungimento del suddetto obiettivo”.
Pertanto, il commissario europeo per l'energia invita il ministro Romani “a intraprendere ogni sforzo per attuare la direttiva 2009/28/CE in maniera stabile e prevedibile e di essere particolarmente cauto nel considerare misure che possano avere ripercussioni sugli investimenti già effettuati”.

L'EOLICO TROPPO CARO Ed IL FOTOVOLTAICO CON TETTO A 6 MLD

EOLICO
In Italia gli impianti a energia eolica costano in media 113 euro per megawatt l'ora, contro i 68 della Spagna, i 65 della Germania, i 54 della Danimarca, i 79 euro della media Europea. Lo afferma il rapporto Italian renewables index (Irex) 2011.
Secondo lo studio nato per analizzare il settore i maggiori costi italiani dipendono da diversi fattori:
orografia complessa, vento meno costante, ma anche minori incentivi, prezzi delle tecnologie superiore, prestiti bancari piu' cari, tempi di autorizzazione incerti e Comuni che impongono 'opere compensative' particolarmente onerose.

FOTOVOLTAICO
Per il periodo 2011-2017 si potrebbe fissare un 'tetto' di incentivi pari a un limite massimo di 6 miliardi di euro al 2016, partendo pero' quest'anno da circa 4,2 miliardi. Questa la proposta di Confindustria sul quarto conto energia, ancora allo studio del ministero dello Sviluppo economico ma ormai in dirittura d'arrivo, illustrata da Aldo Fumagalli, presidente della Commissione ambiente di Confindustria, a margine della presentazione del libro 'Vento a favore', oggi a Roma.
Cosi' facendo - spiega Fumagalli - si ''risponderebbe sia al blocco dei cantieri aperti sia alla necessita' di trovare nuove soluzioni''. In ogni caso, conclude, e' necessario che le rinnovabili, attraverso ''incentivi calanti per stimolare miglioramenti tecnologici'', abbiano ''un effetto sulla filiera'' perche' ''oggi soltanto il 28% del valore generato resta in Italia, e il resto va fuori. Basti pensare a cosa sta facendo la Cina nella produzione di pannell.

martedì 12 aprile 2011

Unione Europea: in 10 anni raddoppiata la fetta di consumo di energie rinnovabili.

Dal 1999 al 2009, l'Unione europea ha quasi raddoppiato la fetta di consumo di energie rinnovabili, passando dal 5,4% al 9%. Nello stesso periodo anche l'Italia ha fatto un notevole balzo in avanti, portandosi al 9,5%, ma è rimasta distante dai Paesi più virtuosi del Nord Europa.
La prima della classe è la Lettonia (36%), poi Svezia (34%), Austria (27%) e Finlandia (23%), seguite dal Portogallo (19%) e Danimarca (16,7%).
Il panorama del mix energetico dell'Ue vede gli italiani fra i maggiori consumatori di gas, con un aumento del suo impiego dal 32,2% del 1999 al 37,9% del 2009.
Fra 1999 e 2009 gli italiani hanno invece diminuito l'uso di petrolio e prodotti petroliferi, passando dal 53% al 42,3%, con una quota comunque superiore alla media Ue, che è scesa dal 39% al 36,6%.
Da notare invece che l'energia nucleare nell'Ue è rimasta stabile a quota 14% in questi dieci anni.

Sistemi&Qualità

Ecco la biocasa

Ombra d'estate e luce d'inverno: su questo semplice assunto si fonda l'idea alla base della eco-casa che si adegua al ciclo delle stagioni.
Si riesce così a sfruttare a pieno le diverse fasi della luce nel corso della giornata.
Il progetto tutto italiano - presentato a Roma - parteciperà a settembre 2012 alle Olimpiadi dell'archittetura 'verde', il Solar decathlon, una gara internazionale per l'abitazione sostenibile ideata dal dipartimento energia degli Stati Uniti.
La casa mediterranea sostenibile si chiama 'Med in Italy': tra i tanti accorgimenti per rispettare l'ambiente c'é l'autosufficienza energetica, il taglio di CO2, e l'azzeramento della produzione di emissioni; infatti  l'eco-casa potrà essere costruita in poco più di una settimana con la capacità di produrre sei volte l'energia che consuma.
Il risparmio di CO2 sarà di 121 tonnellate in 20 anni, equivalente all'aver piantato un mini bosco di 120 alberi. Inoltre, le tecnologie presenti all'interno dell'abitazione (per esempio, serbatoio d'acqua che consente di sganciarsi dalla rete idrica e assenza di impianto a gas) riusciranno ad abbattere dell'84% i costi in bolletta.
La casa ospiterà, lavatrici che arriveranno fino a massimo di 43 gradi e mezzo, mentre le lavastoviglie rimarranno entro i 49 gradi. L'estensione dell'area interna è di 50 metri quadri per arrivare a un totale di 150 con gli habitat esterni.
Per vincere il titolo di miglior edificio, superando gli altri 19 prototipi abitativi provenienti da 14 Paesi diversi, bisognerà superare 10 prove : dall'architettura alla capacità costruttiva, dall'efficienza alla produzione e fattibilità economica fino all'innovazione, la miglior casa 'verde' sarà giudicata da giurati internazionali anche in base all'effettiva concretezza del progetto e alla sua operatività. In questo caso, dicono i progettisti, la destinazione d'uso immaginata per il 'Med in Italy' potrebbe essere quella di fornire una risposta alle emergenze o degli alloggi per un turismo amico dell'ambiente, oppure qualora l'Italia dovesse aggiudicarsi le Olimpiadi del 2020 venire adibite a comodi loft per l'occasione.

Sistemi&Qualità

lunedì 11 aprile 2011

IL FOTOVOLTAICO DI SISTEMI & QUALITA'


Riportiamo qui di seguito l'articolo della Rivista Stil'è de Il Sole 24 Ore, in cui viene presentata la Sistemi & Qualità ed i suoi servizi inerenti il fotovoltaico:

La crescente richiesta di servizi nell’ambito delle energie rinnovabili e la loro integrazione con una gestione distribuita delle risorse, sono un chiaro segnale di sviluppo per l’emergente imprenditoria ecologica.
La divisione energia di Sistemi & Qualità si colloca al centro di questo sviluppo con un know-how pienamente concorde a tale iniziativa.
L’azienda si pone come interlocutore per le varie richieste del mercato, garantendo servizi di qualità attraverso il valore dei suoi professionisti, l’eccellenza tecnologica e la validità delle sue offerte.
Nell’ambito del settore fotovoltaico, Sistemi & Qualità ha sviluppato diversi prodotti/servizi per rispondere alle esigenze dei vari target esistenti, come: soluzione “chiavi in mano”come Epc contractor; commercializzazione di “kit fotovoltaici”; soluzione “affitto del tetto”.
La società fa parte da anni di una rete di collaborazioni e relazioni che le consente
di partecipare alla realizzazione di progetti strutturati e di proporre soluzioni innovative e integrate in contesti tra loro saldamenti fusi come il fotovoltaico ed anche le biomasse.

giovedì 7 aprile 2011

Parlamento Ue spaccato sul Nucleare

Il Parlamento europeo non è riuscito a trovare una soluzione comune sul futuro del ricorso del'energia nucleare.
L'incidente alla centrale nucleare giapponese di Fukushima ha certamente lasciato degli strascichi.
Dopo la bocciatura di una serie di emendamenti che riguardano la revisione del 'mix energetico' ed una via d'uscita dal nucleare, la plenaria ha bocciato tutte le proposte presentate dai singoli gruppi politici.
A generare la frattura su un testo che chiedeva di inserire "l'invito agli Stati membri a mettere a punto eventuali strategie per uno smantellamento a medio o a lungo termine dell'energia nucleare".
La proposta di pensare un 'phase out' dall'atomo è stata respinta con 326 no contro 251 sì e 47 astensioni, nonostante il sostegno dei socialisti francesi tradizionalmente favorevoli all'atomo.
Secondo quanto denunciato dal portavoce dei Verdi sui temi del nucleare a far saltare l'accordo e a far bocciare l'intera risoluzione sulla sicurezza nucleare in Europa, è stata la raccomandazione di voto data dalla liberaldemocratica svedese Lena Ek, relatrice per l'Alde. "Ha detto ai suoi di votare contro - ha spiegato Turmes -perché il suo partito in Svezia sostiene un governo di centro destra che ha deciso di riaprire al nucleare, contro le decisioni di chiusura delle centrali che erano state prese dai governi di centrosinistra".

Sistemi&Qualità 

Fonte: Ansa

mercoledì 6 aprile 2011

GIAPPONE: BLOCCATA LA FALLA DEL REATTORE N°2 A FUKUSHIMA

Mentre a Roma, s'e' tenuto l'appuntamento di soliderieta' a favore del Giappone col ministro degli Esteri, Franco Frattini, a sottolineare, insieme a tanti esponenti dell'imprenditoria italiana, e non solo, che l'Italia non ha abbandonato Tokyo nei momenti piu' tragici, nei giorni del post terremoto,In Giappone e' stata stata finalmente chiusa nella notte la falla al pozzo di scarico del reattore n.2 di Fukushima che aveva provocato la fuoriuscita in mare di acqua radioattiva.  Silicato di sodio e altri agenti chimici: e' con questi strumenti che è stata attappata la falla.
La soluzione al problema è stata trovata dopo diversi tentativi falliti di arginare la falla con cemento e con un mix di polimeri, carta di giornale e segatura. Ieri il Giappone aveva continuato a scaricare volontariamente acqua a basso tasso di radioattivita' nel Pacifico e la Corea del Sud, quinta potenza mondiale nel nucleare civile, aveva deciso di chiedere lumi sulla inusuale procedura della Tepco, anche con la proposta di fare propri test.
C'e' voluta l'intera giornata di ieri per accomodare la vicenda, dopo che il governo, sia con il capo di gabinetto Yukio Edano sia con il ministro degli Esteri, Takeaki Matsumoto, ha ribadito la correttezza dell'operato in linea con quanto previsto dalla convenzione Onu sugli incidenti nucleari del 1986.
La procedura eccezionale aveva lo scopo di accelerare i lavori di messa in sicurezza, con il riavvio degli impianti di raffreddamento, e di liberare il sito di acqua ad alta contaminazione, stimata - secondo il ministro dell'Industria, Banri Kaieda - in 60.000 tonnellate (20.000 ciascuno nei reattori 1, 2, 3), da sistemare in vasche di contenimento dei sito e nelle isole artificiali, le megafloat.
La Tepco, crollata in Borsa ai minimi di sempre, ha reso noto che paghera' indennizzi provvisori a residenti e agricoltori colpiti dalla crisi.
Il governo ha varato la stretta sui controlli di pesce e frutti di mare, ancora piu' urgenti per l'assenza parziale di norme in materia.
Nei prossimi due giorni, oltre 1.400 asili nido, scuole medie ed elementari della prefettura di Fukushima saranno esaminate quanto ai livelli di radioattivita', anche per rispondere alle preoccupazioni dei genitori con l'avvio dell'anno scolastico.

Sistemi&Qualità Spa

martedì 5 aprile 2011

IL SOLARE TERMICO: SISTEMI E QUALITA' VI SPIEGA COME FUNZIONA

Oggi parleremo dei pannelli solari termici per comprendere meglio quali vantaggi possono apportare a chi decide di installarli sul tetto della propria casa. In primo luogo i pannelli solari termici vanno distinti dai pannelli solari fotovoltaici. I pannelli solari termici permettono di riscaldare l'acqua sanitaria per l'uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità. Si basano su un principio molto semplice: utilizzare il calore proveniente dal Sole e utilizzarlo per il riscaldamento o la produzione di acqua calda che può arrivare fino a 70° in estate, ben al di sopra dei normali 40°-45° necessari per una doccia. Entro certi limiti sono pertanto un efficace sostituto dello scaldabagno elettrico o della caldaia a gas per generare acqua calda per lavare piatti, fare la doccia, il bagno ecc.

COMPOSIZIONE DI UN IMPIANTO SOLARE TERMICO
Un impianto solare termico è composto sempre almeno dalle seguenti unità
  1. uno o più PANNELLI che cedono il calore del sole al fluido; 
  2. un serbatoio di accumulo del fluido.

Esistono tre tipi di impianti:
  • a circolazione naturale: in questo tipo il fluido è l'acqua stessa che riscaldandosi sale per convezione in un serbatoio di accumulo (boiler), che deve essere posto più in alto del pannello, dal quale viene distribuito alle utenze domestiche; il circuito è aperto, in quanto l'acqua che viene consumata viene sostituita dall'afflusso esterno. Questo impianto ha per pregio la semplicità ma è caratterizzato da una elevata dispersione termica, a scapito della efficienza.
  • a circolazione forzata: un circuito composto dal pannello, una serpentina posta all'interno del boiler ed i tubi di raccordo. Una pompa, detta circolatore, permette la cessione del calore raccolto dal fluido alla serpentina posta all'interno del boiler. Il circuito è notevolmente più complesso dell'altro.
  • a svuotamento: il sistema è analogo al quello a circolazione forzata, solo che l'impianto viene riempito e quindi usato solo quando è necessario o possibile. Se l'impianto ha raggiunto la temperatura deiderata, si svuota, oppure se manca il sole l'impianto non si riempe. questo permette anche di aumentare il numero dei collettori solari. Unico vincolo risiede nella necessità di avere una pendenza minima tra il collettore e il serbatoio di raccolata


IL PANNELLO

Un pannello solare termico (o collettore solare) è composto da un radiatore in grado di assorbire il calore dei raggi solari e trasferirlo al serbatoio di acqua. La circolazione dell'acqua dal serbatoio al rubinetto domestico è realizzata mediante circolazione naturale o forzata, in quest'ultimo caso il pannello solare integra una pompa idraulica con alimentazione elettrica.
In Italia godiamo di un'insolazione media di 1500 kWh/m2 ogni anno. Anche ipotizzando un rendimento medio dei pannelli solari termici, 160.000 mq di pannelli solari installati in una qualsiasi regione italiana farebbero risparmiare in bolletta circa 8 milioni di metri cubi di metano altrimenti utilizzati per alimentare le caldaia a gas o circa 80 Gwh di energia elettrica degli scaldabagno elettrici.Il numero dei pannelli solari termici determinato dalle esigenze dell'utenza e dal clima del luogo. Un pannello termico della dimensione di un metro quadro riesce a soddisfare in media 80-130 litri d'acqua calda al giorno alla temperatura media di 40°.
I pannelli solari termici non sono un sostituto della caldaia ma un sistema complementare per ridurre il consumo di gas necessario per il riscaldamento dell'acqua sanitaria. Anche in presenza di pannelli solari termici quindi opportuno far installare una caldaia a gas o uno scaldabagno elettrico. E' possibile collegare in serie il pannello solare e la caldaia in modo da far lavorare di meno quest'ultima e risparmiare sul consumo di gas. Quest'ultima soluzione garantisce la produzione d'acqua calda in qualsiasi momento e di fronteggiare qualsiasi situazione d'emergenza.
I principali modelli di pannelli solari termici (o collettori solari) sono distinti in tre gruppi diversi:
pannelli solari vetrati
pannelli solari sottovuoto
solari scoperti


lunedì 4 aprile 2011

SOLAREXPO A VERONA DAL 4 AL 6 MAGGIO

Una delle attrazioni dell'edizione 2011 di Solarexpo  che si terra' alla Fiera di Verona dal 4 al 6 maggio sara' Bioenergy Expo, il salone delle bioenergie dedicato agli imprenditori agricoli e agli operatori del settore. Nell'ambito di Bioenergy sara' presente l'area Polygen, riservata alle aziende attive nel campo della cogenerazione e trigenerazione, dove saranno in mostra le tecnologie di caldaie a gassificazione a pellet, cippato e legna da ardere, stufe e termocamini a combustione controllata, minireti e impianti di teleriscaldamento a biomassa, sistemi integrati biomasse-solare, cogenerazione a biomasse, bruciatori per biodiesel e olio vegetale.


Sistemi&Qualità Spa