mercoledì 30 marzo 2011

Sistemi e Qualità vi informa circa gli incentivi in Inghilterra

Oggi vogliamo dare uno sguardo a quanto accade in Europa nel campo delle Energie Rinnovabili.
Mentre qui in Italia continuano le incertezze legate all’incentivazione del fotovoltaico, dall' Inghilterra arrivano notizie agli antipodi.
Il Governo del Regno Unito infatti ha recentemente approvato l’introduzione di un Conto Energia per il solare termico, insieme a biomasse, geotermia e pompe di calore. Questa è un’iniziativa per il momento unica al mondo, dato che ad essere finanziata con una tariffa incentivante non sarà una fonte di produzione elettrica bensì di calore.
Il “Renewable Heat Incentive”, entrerà in vigore già da quest’anno per le industrie e il settore commerciale e dall’ottobre 2012 per le residenze di civile abitazione, avrà una durata di 20 anni è garantirà una remunerazione agli impianti che producono calore con le fonti di energia che abbiamo precedentemente citato.
Il Dipartimento per l’Energia e i Cambiamenti Climatici del Regno Unito, ha stimato che oltre alle inevitabili ricadute occupazionali, si innescherà un businnes di investimenti di circa 4,5 miliardi di sterline e prevede che l’iniziativa porterà circa 13.000 nuovi impianti nell’industria e 110.000 nel settore pubblico e in quello commerciale, moltiplicando per sette, da qui al 2014, le installazioni di queste forme di energia termica.
L'Inghilterra dimostra quindi di essere seriamente intenzionata a puntare sulle energie rinnovabili, così come già hanno fatto Spagna e Germania che in Europa sono leader di questo settore!

martedì 29 marzo 2011

LA FOGLIA ARTIFICIALE CHE CAMBIERA' IL MONDO

Alcuni studiosi l'hanno già definita «il Santo Graal della scienza, una foglia artificiale che riscalda un intero appartamento. . Questa cella solare, sviluppata dal MIT e presentata al 241esimo meeting nazionale dell'American Chemical Society , è grande più o meno quanto una carta da poker e riproduce il processo di fotosintesi clorofilliana delle piante trasformando la luce del sole e l'acqua in energia. Ma con una sostanziale differenza: l'energia prodotta dalla foglia artificiale è 10 volte superiore a quella creata dalla fotosintesi naturale. La cella del Mit  risulta davvero singolare: piazzata in un recipiente pieno d'acqua ed esposto al sole essa impiega dei materiali relativamente a buon mercato come catalizzatori fatti di nichel e di cobalto che sono in grado di accelerare le reazioni chimiche e di dividere l'acqua nei suoi due componenti principali, idrogeno e ossigeno. Una volta separati, i due elementi vengono inviati in una cella a combustibile e utilizzati per creare energia elettrica. Gli studiosi stimano che oggi con meno di 4 litri d'acqua la foglia artificiale riesca a produrre l'elettricità necessaria per riscaldare una casa in un paese in via di sviluppo. Nei test portati avanti dagli scienziati del Mit la foglia artificiale ha dimostrato di poter funzionare continuamente per almeno 45 ore senza alcun calo di attività.
 Il gigante automobilistico indiano Tata ha già sottoscritto un accordo con i ricercatori del Mit per costruire nei prossimi 18 mesi una piccola centrale elettrica, grande quanto una cella frigorifera. Per adesso lo sguardo è rivolto principalmente ai paesi in Africa e in Asia,con questa tecnologia infatti si possono immaginare interi villaggi in India e in Africa che riescono a produrre tutta l'energia di cui hanno bisogno utilizzando questa nuova foglia.

VI PRESENTIAMO I 20 COMUNI RINNOVABILI D'ITALIA

Sono 20 i comuni al 100% rinnovabili in Italia. I due migliori si trovano sull'arco alpino: Morgex, in provincia di Aosta, e Brunico, in provincia di Bolzano.

A Morgex  c'e un impianto a biomasse con una potenza termica di 9 megawatt (mw), collegato a una rete di teleriscaldamento di 10 chilometri, che serve tutte le utenze domestiche. Per l'elettricita' il paese si avvale di un importante contributo dell'idroelettrico e di fotovoltaico.
Brunico invece si affida a due impianti per il riscaldamento (uno a biomasse e uno a biogas) da 1,5 mw con una rete di 120 km, oltre a solare termico e fotovoltaico, ottenendo un taglio di oltre 50.000 tonnellate di CO2 all'anno. Tra i premiati anche la provincia di Potenza per la 'miglior buona pratica 2011' come, per esempio, il progetto di solarizzazione delle scuole.

In Italia ci sono oltre 200.000 impianti per energia rinnovabile sparsi in 7.661 comuni, pari al 94% delle amministrazioni nel cui territorio sono presenti fonti rinnovabili. Di questi, 964 riescono a essere autosufficienti per una produzione maggiore di energia elettrica rispetto a quanta ne viene consumata e 27 quelli che superano il proprio fabbisogno termico. ''L'obiettivo di 8.600 megawatt, previsto per il 2020, lo raggiungeremo gia' quest'anno, o al massimo all'inizio dell'anno prossimo''. Ha detto Gerardo Montanino, direttore operativo del GsE.

Sistemi&Qualità Spa

La Prestigiacomo promette i Nuovi incentivi per i primi di Aprile

''Credo che entro la prima decade di aprile concluderemo i lavori di consultazione ed emaneremo il decreto ministeriale, che dovra' rispettare quanto votato all'unanimita' sia dalla Camera che dal Senato; e cioe' che gli investimenti in corso devono essere salvaguardati, intendendo per impianti messi in esercizio quelli posati e non allacciati. Questo consentira' di superare una serie di problemi che non dipendono da chi ha fatto gli investimenti''. Così parlò il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, interpellata sulla questione degli incentivi per gli impianti di energia rinnovabile. Il ministro ha poi spiegato le tappe successive e la strategia che adottera' in materia il governo. ''Nei successivi sei mesi - ha argomentato Prestigiacomo - bisognera' prevedere una riduzione molto lieve degli incentivi in modo da non penalizzare gli investimenti in corso, quindi anche quelli programmati col vecchio regime e non conclusi alla fine di maggio. Dal 2012 si procedera' senza fissare un tetto in termini di Megawatt annuali, ma un tetto complessivo in milioni di euro fino alla fine degli incentivi. Il governo intende sostenere le fonti rinnovabili, ovviamente adeguando l'incentivo nazionale alla media europea, vogliamo evitare speculazioni e valorizzare la filiera senza che fondi stranieri approfittino di un incentivo nazionale alto''

giovedì 24 marzo 2011

LA GEOTERMIA: ENERGIA DELLA TERRA PER IL FUTURO

La geotermia a bassa entalpia, è quella "geotermia" con la quale qualsiasi edificio, in qualsiasi luogo della terra, può riscaldarsi e raffrescarsi, invece di usare la classica caldaia d'inverno ed il gruppo frigo d'estate.
Il sistema è applicabile in qualsiasi tipo di sottosuolo, in qualsiasi regione d’Italia, in qualsiasi situazione geografica: al mare, in montagna, in pianura, in collina, in riva al lago, in città, in campagna e in presenza di una falda, il sistema rende di più. Inoltre la risorsa idrica non viene in alcun modo alterata, perchè si tratta solo di uno scambio termico.
Il limite della tecnologia risiede nel fatto che è economicamente appetibile solo in presenza di terminali a bassa temperatura.
(Di solito i radiatori lavoro con temperature "elevate" 65-70°C e sono definiti terminali ad alta temperatura. Gli impianti a pannelli radianti a pavimento, parete, soffitto, lavorano a 30-35°C e pertanto sono definiti a bassa temperatura.)Fondamentalmente conviene installare un impianto a Geotermia in occasione di nuove costruzioni e ristrutturazioni complete, oppure per la sostituzione di una caldaia a gasolio o a GPL.
I COSTI
Il costo è funzione del carico termico dell’edificio, ovvero di quanto calore l’edificio ha bisogno, e del tipo di sottosuolo dal quale si preleva calore. Ipotizzando dei dati medi, per una abitazione di 150 mq sono necessari circa 20.000 euro. Di seguito si riporta il calcolo di una bolletta per una famiglia di 4-5 persone per la produzione di acqua calda per riscaldamento, acqua calda per usi sanitari, e acqua fredda per il raffrescamento estivo. 
 RITORNO SULL'INVESTIMENTO 
In primo luogo quello che si ammortizza è l’extra costo dell’impianto. Seconda ovvia considerazione è che i tempi di ammortamento dipendono da:
- quale sia la tecnologia tradizionale di confronto (metano, gasolio, GPL)
- se l’impianto geotermico si usa per solo riscaldamento o anche per raffrescamento.
ESEMPIO
Riferendosi al caso della villetta da 150 mq, ipotizzando che l’alternativa sia il metano e supponendo di voler sia riscaldare che raffrescare, si ha che un impianto tradizionale ha i seguenti costi:
- caldaia a condensazione 4.000 euro
- canna fumaria 2.000 euro
- gruppo/i frigo esterni 4.000 euro
- regolazioni 2.000 euro 
Ammortamento
Costo impianto geotermico = 20.000 euro
Costo impianto tradizionale = 12.000 euro
Extra costo = 8.000 euro
Risparmio annuo = 1.300 euro
Ammortamento = 8.000/ 1.300 = 6,1 anni.

NB
1. le manutenzioni sono praticamente inesistenti;
2. la vita media di una pompa di calore geotermica si stima essere pari ad almeno il doppio della vita media di una caldaia.

mercoledì 23 marzo 2011

ROMANI ACCELLERA SUI NUOVI INCENTIVI

 PARLA ROMANI
Il governo vuole procedere "speditamente" per fornire un nuovo sistema di incentivi alle rinnovabili. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, "bisogna fare un confronto con gli incentivi degli altri Paesi europei e arrivare a una riduzione dei costi che renda gli incentivi compatibili con le esigenze di costo di cittadini e imprese. Il Paese è nelle condizioni per trovare la soluzione migliore".

PRESTIGIACOMO,ASSICUREREMO INVESTIMENTI IN CORSO
Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, al termine dell'incontro al ministero dello Sviluppo con gli operatori del settore ha affermato che obiettivo del governo è quello di "moralizzare il settore con incentivi inversamente proporzionali all'innovazione tecnologica". "Sono convinta - ha proseguito - che in pochissimi giorni produrremo un provvedimento che darà certezza, equilibrio, equità e futuro alle rinnovabili italiane".

MARCEGAGLIA,CALO INCENTIVI SIA GRADUALE DA 2012
  Un calo graduale degli incentivi a partire dal 2012. E' ciò che propone Confindustria al governo per ridefinire il meccanismo di incentivi alle rinnovabili, in un documento presentato dalla presidente Emma Marcegaglia al tavolo tenutosi oggi al ministero dello Sviluppo economico. Gli industriali propongono anche, ha spiegato la presidente, "un meccanismo di transizione per i progetti in corso fino a dicembre 2011, con un leggerissimo 'decalage' per arrivare a fine anno" e "un cap al valore degli incentivi al 2016, con un controllo molto ferreo per evitare gli sforamenti".

RINNOVABILI: PARLA IL MINISTRO ALLE POLITICHE AGRICOLE
"Abbiamo deciso di essere rapidi, entro 10 giorni arriveremo ad una conclusione per dare un quadro di certezze al settore". Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, al termine dell'incontro al ministero dello Sviluppo con gli operatori delle rinnovabili.

martedì 22 marzo 2011

Giornata mondiale dell'acqua

Consumi di acqua potabile in aumento, una dispersione idrica ancora elevata e la diminuzione del numero di famiglie che acquistano acqua minerale: sono questi i principali elementi che emergono dal quadro di sintesi tracciato dall'Istat nella Giornata mondiale dell'acqua, istituita dall'Onu e che si festeggia ogni 22 marzo.


L'ACQUA IN ITALIA..ALCUNI DATI



Incremento dei consumi: nel 2008 sono stati erogati 92,5 metri cubi di acqua potabile per abitante, pari a 253,4 litri al giorno, con un incremento dell'1,2% negli ultimi dieci anni. Questo valore è costituito dall'acqua consumata, misurata ai contatori dei singoli utenti, e dalla stima dell'acqua non misurata, ma consumata per diversi usi (luoghi pubblici, fontane, acque di lavaggio delle strade, innaffiamento di verde pubblico, ecc.).  2008.

Consumi pro capite: nei 27 paesi dell'Unione Europea per il periodo 1996-2007, l'Italia, con consumi complessivi intorno ai 92 metri cubi annui per abitante, presenta valori superiori alla media europea, pari a 85 metri cubi annui per abitante. In particolare i consumi medi in Italia risultano inferiori rispetto alla Spagna (100 metri cubi) e al Regno Unito (110); mentre risultano superiori ai Paesi Bassi (73) e alla Germania (57). In calo poi il consumo di acqua minerale. Nel 2009 il 63,4% delle famiglie italiane l'ha acquistata, percentuale che risulta in calo rispetto agli anni precedenti (67,6% nel 2000, 64,2% nel 2008). La spesa media delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale è pari a 19,71 euro mensili: in media la spesa delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale risulta più bassa rispetto a quella sostenuta nel 2008 (21,14 euro).

Depurazione: le regioni che più hanno aumentato gli impianti di depurazione, dal 1999 al 2008, sono Umbria (+87,3%) e Basilicata (+77,2%), seguite da Lombardia (+45,3%), Liguria (+42,5%) e Sardegna (+39,2%). Quanto alla riorganizzazione del servizio idrico, nel 2008 i gestori del Servizio idrico integrato (Sii) hanno coperto una popolazione residente pari al 68,7 per cento, incrementando di 8,7 punti percentuali il dato del 2007.

Camera vota mozione per revisione decreto Rinnovabili

La Camera ha votato all'unanimita' una mozione che chiede al governo di rivedere il decreto sugli incentivi alla rinnovabili. La mozione e' stata presentata dai capigruppo di tutti i partiti e votata da tutta al Camera..

Il testo chiede che siano fatti salvi gli investimenti gia' realizzati, impedendo cioe' la retroattivita' delle norme.

Il testo prevede inoltre che siano eliminati i tetti alle quantita' di produzione incentivabile indicate nel precedente decreto e l'identificazione di introdurre un obiettivo di potenza da fonti rinnovabili da raggiungere entro il 2020 che sia in linea con le migliori performance europee. Il sistema previsto dall'aula e' quello di un sistema di incentivi decrescenti fino all'annullamento con il raggiungimento della grid parity, la parita' di costo tra energia da fonte rinnovabile e tradizionale.

Il testo chiede che sia incentivata in particolare la produzione di bioenergia a filiera corta, tramite impianti di piccola taglia che sfruttino le materie prime del territorio.


Sistemi&Qualità Spa

lunedì 21 marzo 2011

SITUAZIONE GIAPPONE IN TEMPO REALE

Non c'é cambio 'significativo' nel livello di radiazioni a seguito della fuoriuscita di fumo dal reattore 3 di Fukushima. Lo riferisce l'Agenzia per la sicurezza nucleare, citata dall'agenzia Kyodo.

SOSPESA LA VENDITA DEL LATTE
A quattro prefetture giapponesi è stato ordinato di sospendere la distribuzione di latte e di due tipi di vegetali, dopo la scoperta di radioattività in alcuni prodotti provenienti dalle zone vicine alla centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Lo ha affermato il portavoce governativo Yukio Edano in una conferenza stampa. Il premier giapponese Naoto Kan,citato dall'agenzia Kyodo, ha detto che progressi "lenti ma decisi" si stanno facendo nei tentativi di riprendere il controllo della centrale nucleare di Fukushima.


Sistemi&Qualità

venerdì 18 marzo 2011

MARCEGAGLIA E ENEL GREEN POWER INSIEME PER IL FOTOVOLTAICO

Enel Green Power e il gruppo Marcegaglia hanno firmato un accordo che prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico da oltre 4 Mw sulle coperture di fabbricati industriali del gruppo Marcegaglia, leader a livello mondiale nel settore della trasformazione dell'acciaio e attivo, tra gli altri, anche nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili. Il progetto, tra i piu' grandi a livello nazionale su tetti con tecnologia innovativa, sara' realizzato a Taranto sulle coperture degli stabilimenti del gruppo Marcegaglia, in totale integrazione architettonica.  Secondo quanto comunicano le due societa', a regime, l'impianto - posseduto al 51% da Enel Green Power e al 49% dal gruppo Marcegaglia - sara' in grado di produrre oltre 5 milioni di chilowattora all'anno, sufficienti a soddisfare i consumi di circa 1.900 famiglie evitando cosi', ogni anno, l'emissione in atmosfera di circa 4 mila tonnellate di Co2. ''

mercoledì 16 marzo 2011

GIAPPONE LA SITUZIONE DEGENERA ED INTANTO LUNEDI' SI RIUNISCE L'UE

 GIAPPONE
Il contenitore di uno dei reattori della centrale di Fukushima potrebbe essere stato danneggiato. Il contenitore danneggiato è quello del reattore n.3, secondo l' agenzia Kyodo.
Proprio per questo sono state sospese le operazioni degli elicotteri dell' esercito giapponese che si erano alzati in volo per versare dall'alto acqua sui reattori della centrale nucleare di Fukushima.
Intanto il governo rassicura: le radiazioni oltre un raggio di 20-30 km dalla centrale di Fukushima n1 non costituiscono "immediato rischio per la salute". Lo ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano.
I tecnici giapponesi che stanno cercando di raffreddare il reattore n.4 dell'impianto nucleare di Fukushima hanno fatto ricorso ai cannoni ad acqua.
UE
Lunedì prossimo a Bruxelles si svolgerà una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri dell'Energia Ue. Lo si è appreso da fonti della presidenza di turno ungherese dell'Ue.

RUSSIA
Il capo dell'Agenzia atomica russa, Serghiei Kirienko, ha affermato che la crisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore.

Sistemi&Qualità Spa

martedì 15 marzo 2011

l'europa, il giappone ed il nucleare

GIAPPONE :
Una nuova esplosione in uno dei reattori della centrale atomicadi Fukushima ha gettato nel panico il Giappone. Il premier NaotoKan ha annunciato in tv che l'esplosione ha provocato unafuoriuscita radioattiva ed ha chiesto agli abitanti nel raggiodi 30 chilometri dalla centrale di non uscire da casa. Le autorità hanno però detto che i contenitori del nocciolo sono integri. Il panico si sta diffondendo in tutto il Paese. A Tokyo le radiazioni sono 10 volte piu' alte del normale. Il nuovo bilancio delle vittime parla di 2.475 morti e 3.611 dispersi, ma il numero e' ancora provvisorio.
EUROPA
Alla luce di quanto sta accadendo in Giappone l'Europa si interroga sul futuro del nucleare.
GERMANIA: Oltre la metà degli impianti nucleari tedeschi sarà fuori uso nei prossimi tre mesi in seguito alla decisione della cancelliera Angela Merkel di 'spegnere' temporaneamente tutte le centrali messe in servizio in Germania prima del 1980. Questa decisione, infatti, riguarda sette impianti su 17, ma un impianto - quello di Kruemmel, nello Schleswig-Holstein (nord), inaugurato nel 1983 - è già chiuso dal 2009 a causa di problemi tecnici. I sette impianti che verranno disattivati sono quelli di Neckarwestheim I e Philippsburg I nel Baden-Wuerttemberg, di Isar I in Baviera, di Biblis A e Biblis B in Assia, di Unterweser nella Bassa Sassonia e di Brunsbuettel nello Schleswig-Holstein. Nel complesso, i 17 impianti tedeschi forniscono il 23% del fabbisogno energetico del Paese.
FRANCIA : Dopo quanto successo alla centrale giapponese di Fukushima, il governo francese ha deciso di controllare ''tutte le centrali'' nucleari del Paese, ''una a una''. Lo ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Nathalie Kosciusko-Morizet. ''Una riunione di crisi su questo tema avra' luogo appena possibile, il Primo ministro me l'ha confermato'' ha spiegato stamattina la Kosciusko-Morizet, ai microfoni della radio Rmc Info. Gli impianti francesi, ha aggiunto, sono ''dimensionati per resistere a certi tipi di rischio ai quali possono essere esposti in funzione della storia delle regioni'', e ''la trasparenza e' organizzata dalla legge del 2006 intorno a un'autorita' di sicurezza nucleare'', che puo' arrivare fino alla decisione di chiudere un sito, se lo ritiene necessario. ''Ogni minima anomalia, ogni minimo incidente - ha concluso - in questo contesto, in Francia, dev'essere segnalato''.
RUSSIA- Il premier russo Vladimir Putin ha incaricato l'agenzia atomica russa di analizzare la situazione "nel settore atomico russo" alla luce dell'incidente nucleare in Giappone e, nel termine di un mese, presentare un resoconto al governo. Il premier, ha dato l'incarico nel corso di una riunione svolta a Novo-Ogareva, a sud di Mosca, con il capo della Agenzia Rosatom Serghiei Kirienko.

lunedì 14 marzo 2011

NEWS DAL GIAPPONE: DUE ESPLOSIONI A FUKUSHIMA

Due esplosioni provocate da fughe di idrogeno si sono verificate nella centrale nucleare di Fukushima danneggiata dal potente terremoto di venerdì scorso.La Tepco,società che gestisce l'impianto, ha dichiarato che sette persone sono date per disperse, tra cui sei soldati delle Forze di Autodifesa, l'esercito giapponese. I feriti sono tre, secondo la societa', mentre altre fonti parlano di nove o undici. Secondo la Tepco l'emergenza e' finita per due dei reattori danneggiati. Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare: escludiamo incidenti come quello di Cernobyl.
L'Ue ha affermato che ''Non ci sono conseguenze immediate per gli europei. I livelli di radiazione in tutti gli Stati membri sono al momento normali''
Sono almeno 5.000 le vittime del terremoto e dello tsunami chehanno colpito il  Giappone, secondo l'ultimo bilancio della polizia giapponese. Nella sola prefettura di Miyagi  hanno ritrovato oggi circa 2.000 cadaveri. Secondo le aspettative, il bilancio finale dovrebbe superare le 10.000 vittime. Intanto,una scossa di assestamento più forte delle altre, del 6.2, con epicentro a un centinaio di chilometri da Tokyo, ha scosso dinuovo la capitale. Sono scesi a due gli italiani chemancano all'appello sui 29 che abitano nelle zone maggiormente colpite dal sisma.

 
Sistemi&Qualità Spa

venerdì 11 marzo 2011

IL PROGRAMMA ASPEA E SISTEMI & QUALITA' : INTERVISTA ALL'ING.FERRARINI

Ci saranno due mesi in più di tempo per le aziende che decidono di partecipare all'avviso pubblico “Ricerca e selezione di partner per affiancare il consorzio Asmez nella realizzazione del programma Aspea (Azzeramento spesa energetica associati) - fotovoltaico negli enti locali”. Visto il crescente interesse che si è creato intorno all’iniziativa, è infatti slittato dal 28 febbraio al 29 aprile il termine per partecipare al bando finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici su suoli pubblici di proprietà dei Comuni italiani.
Ma andiamo con ordine. Asmez è il più grande consorzio di comuni italiani: associa attualmente 1.520 enti locali, prevalentemente localizzati al sud (il 35% degli associati si trova in Campania). Il consorzio si propone di dare supporto questi enti per l'introduzione delle nuove tecnologie, per il miglioramento delle tecniche di gestione e per l'accesso ai fondi europei. Una delle sue iniziative più recenti è proprio il Progetto Aspea che permetterà ai comuni associati di azzerare i costi derivanti dalla bolletta elettrica (in particolare quelli per l’illuminazione pubblica, una delle principali voci di costo del bilancio), mettendo a disposizione terreni ed edifici su cui gli investitori (aziende private) potranno installare impianti fotovoltaici. Le aziende aggiudicatarie del bando  si assumeranno l'onere finanziario ed il rischio imprenditoriale per la realizzazione e la gestione degli impianti, in cambio accederanno ai contributi governativi previsti dal Conto energia, ottenendo i guadagni derivanti dalla vendita dell'energia elettrica generata.
Alla data del 28 febbraio scorso risultano aver aderito al bando le seguenti società per investimenti privati pari a quasi 1,6 miliardi: Rti Cie Costruzioni e Impianti Europa Spa e Gps Costruzioni e Finanza Srl con 101 milioni, Ingegno Energia Spa con 100 milioni e The Partners' Partners con 200 milioni. E ancora. Montalto Solar Srl con 190 milioni, Gel Development Srl con 199 milioni, Rti Ericsson Spa e Ciet Impianti Spa con quattro richieste da 200 milioni. Queste aziende realizzeranno 200 impianti fotovoltaici in 221 Comuni (55% in Campania, 42% in Calabria, 3% in altre regioni), selezionati da Asmez fra i propri associati.

Per spiegarci meglio il progetto, GreenBiz.it ha intervistato l’ingegnere Fabio Ferrarini, presidente di Sistemi&Qualità, società che, in consorzio con la Partners’ Partners aggiudicataria del bando, realizzerà impianti per i comuni della Comunità montana dell’Alto e Medio Sele in provincia di Salerno.
“Sistemi&Qualità ha deciso di aderire, in quanto il programma ASPEA è sicuramente un progetto “virtuoso” perché consente agli enti locali di avere energia elettrica gratuita, risparmiando quindi i soldi della bolletta elettrica che possono essere rinvestiti in altre attività a favore dei cittadini ed inoltre porta occupazione e lavoro nei territori interessati dall’ installazione di impianti fotovoltaici”, ha spiegato Ferrarini. “Infatti l’installazione e la manutenzione degli impianti dei vari enti locali verrà portata avanti con la collaborazione di ditte e manodopera locale. Sistemi&Qualità ha deciso di aderire perché c’è molto lavoro da fare, e questo progetto da modo di lavorare e di autofinanziarsi il lavoro, grazie agli incentivi del G.S.E  che vengono girati, appunto alle aziende che partecipano al consorzio”, ha concluso il responsabile di S&Q.
Con la proroga del bando  fino al 29 aprile il Consorzio Asmez  punta ad incrementare ulteriormente gli investimenti privati nel progetto portandoli a due miliardi e a coinvolgere in questo modo 400 comuni italiani per un totale di energia installata di circa 600 Mw. Si darà così l’opportunità a molti comuni italiani, in particolare a quelli del Sud (che fino ad ora ne hanno usufruito in maniera minore) di poter utilizzare gli incentivi messi a disposizione dello Stato per lo sviluppo del fotovoltaico.
E proprio sulla crescita di questo settore e sulle previsioni per il suo futuro in Italia,  Ferrarini ha aggiunto: “Questi sono giorni cruciali per le rinnovabili, anche guardando a quelle che saranno le scelte del governo per gli incentivi nei prossimi anni. Il settore delle energie rinnovabili in Italia ha avuto uno sviluppo molto buono, con un crescita costante dal 2007 ad oggi. E’ l’unico che non ha risentito della crisi, questo a testimonianza della bontà del progetto di investire in un energia pulita. L’eolico, il mini eolico ma soprattutto il fotovoltaico hanno dato modo a molte aziende di crescere e di entrare in un mercato florido e competitivo, ed hanno portato anche ad uno sviluppo di nuove tecnologie sempre piu’ efficienti. La nostra azienda ad esempio sta seguendo lo sviluppano di una nuova tipologia di pannelli in microamorfo che riesce a mantenere performance migliori di un cristallino in condizioni di bassa radiazione e contemporaneamente si dedica al settore delle biomasse e della cogenerazione, in modo da poterlo sviluppare in parallelo con il fotovoltaico. Se il trend si manterrà stabile in pochi anni avremo impianti sempre piu’ tecnologici e sempre piu’ produttivi.”
“Grazie a questo progetto la Sistemi & Qualità realizzerà un importante servizio a tutti i Comuni interessati, a zero spese per la cittadinanza", ha aggiunto l’avvocato Filippo Giampaolo che assiste la Sistemi & Qualità nella risoluzione di tutte le problematiche giuridiche  legate alla realizzazione del progetto. "Usufruendo dei contributi del GSE si potranno restituire i finanziamenti necessari per l'acquisto e la posa in opera dei pannelli fotovoltaici alle banche, ottenendo gratuitamente energia elettrica pulita, grazie alla luce del sole”, ha concluso Giampaolo.

FONTE:
www.greenbiz.it
Intervista a cura di Paola Valeri

Napolitano sul decreto rinnovabili

Il Capo dello Stato ha firmato con qualche riserva, e con l'auspicio che anche questa volta si proceda ad aggiustare e correggere per quanto possibile il decreto legislativo. E gli uffici legislativi del Quirinale hanno avuto un bel da fare per esaminare la compatibilità costituzionale del dedalo normativo contenuto nelle 50 pagine del testo, fortemente contestato dalle principali associazioni dell'industria "verde", che chiedevano al Presidente della Repubblica di respingere il provvedimento proprio in nome delle violazioni costituzionali che sarebbero palesate dall'abbattimento in corso d'opera degli incentivi e soprattutto dall'anticipo dei termini previsti dalla vecchia disciplina per certificare l'entrata in funzione degli impianti da sovvenzionare con il precedente sistema.
Napolitano è consapevole che il provvedimento ci consente di recepire un'importante direttiva europea.. Ma il via libera è stato accompagnato dal forte auspicio di una correzione-integrazione, che potrà venire dai decreti attuativi che il Governo è impegnato a varare entro la fine di aprile.
Certezze per gli investitori e una tipologia di incentivi comunque in armonia con il dettato della Ue, che chiede di continuare a promuovere con vigore le energie verdi: il quadro normativo dovrà essere completato quanto prima in questa direzione, auspica Napolitano.
Va detto che già lunedì scorso il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani ha annunciato la costituzione di un "tavolo di confronto" con operatori, istituti finanziari e rappresentanti dei consumatori per preparare il decreto attuativo. Impegnandosi a illustrare la bozza quanto prima. «Stiamo lavorando per approvare il nuovo conto energia tra 20 giorni» azzarda Giancarlo Galan, ministro dell'Agricoltura.
Sta di fatto che anche questo episodio conferma le criticità nei rapporti istituzionali tra il Colle e il Governo sui provvedimenti strategici di politica economica. Assai travagliato era stato in particolare, solo il mese scorso, l'esame del decreto legislativo sul fisco municipale varato dal governo per dare attuazione alla legge delega sul federalismo tributario. In quel caso il Quirinale ha direttamente cassato il decreto sulla porta d'entrata, giudicandolo irricevibile. Poi si è aperto il caso del "milleproroghe".
A ribadire le forti contestazioni degli operatori dell'energia verde sarà oggi una manifestazione nazionale delle organizzazioni del settore. Pronte a scaldare i muscoli per il "tavolo" annunciato da Romani, che debutterà martedì con un vertice tra i ministeri di Sviluppo economico, Ambiente e Politiche agricole allargato ad Abi, gestori di rete, aziende e consumatori.

mercoledì 9 marzo 2011

ROMANI-PRESTIGIACOMO: 20 GIORNI PER AVERE CERTEZZE SULLE RINNOVABILI

Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani ha assicurato che in due settimane arriveranno nuove certezze sulle energie rinnovabili.
Quello che ieri Romani ha affermato è stato molto chiaro: «Con il contributo del ministero dell'Ambiente, vogliamo produrre un provvedimento che dia certezze al settore, in modo che le nostre banche, i nostri imprenditori e i nostri produttori abbiano la possibilità di investire in base a quanto consentito e consentibile da parte dei cittadini».

Le parole di Romani suonano come una risposta al dibattito energico e molto preoccupato di ieri alla Borsa di Milano dove centinaia di imprenditori del settore si sono incontrati per un convegno proprio nel day after la firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al decreto sulle rinnovabili che prevede dal 1° giugno un nuovo regime di aiuti. Un decreto che ha già prodotto i suoi effetti come la sospensione delle linee di credito da parte di alcune banche o la cancellazione di importanti commesse, hanno detto diversi imprenditori a Palazzo Mezzanotte.


Il ministro Stefania Prestigiacomo dice che «bisogna convocare immediatamente il tavolo» per arrivare «nell'arco di venti giorni a definire un nuovo sistema di incentivi che moralizzi un po' il settore». Il ministro ha poi ribadito che «tutti sanno che il paese andrà avanti sul fotovoltaico. Sarebbe autolesionistico punire un settore che è l'unico che in questo anno terribile ha avuto una forte crescita, in parte dovuta agli incentivi troppo elevati ma soprattutto al fatto che in Italia si sta sviluppando una filiera
Dando voce anche all' altra parte del mondo delle rinnovabili che  però ritiene «il decreto legislativo palesemente incostituzionale».
Luca Fermo, responsabile produttori di Assosolare, si dice preoccupato perché le nuove regole potrebbero segnare la fine del fotovoltaico in Italia. La revisione degli incentivi al fotovoltaico, chiede Luisa Todini, presidente dei costruttori europei (Fiec) e di Ecos Energia, deve essere fatta ll'insegna della «gradualità. Sono le modalità ad essere spiazzanti. Si può anche essere d'accordo con la riduzione degli incentivi, ma non li si può troncare di punto in bianco. Il vero problema è il termine del 31 maggio. Servirebbe almeno un altro anno».
Sistemi&Qualità

lunedì 7 marzo 2011

FACCIAMO UN PO' DI CHIAREZZA SUI PANNELLI

 Facciamo un po' di chiarezza circa i dati che si trovano in riferimento ai pannelli fotovoltaici:


Pmp [Wp] potenza nominale del pannello fotovoltaico (massima potenza ottenibile);

•Voc [V] tensione di circuito aperto (massima tensione ottenibile);
•Vmp [V] tensione d'esercizio ottimale (in condizioni normali d'esercizio);
•Isc [A] corrente di cortocircuito (massima corrente ottenibile);
•Imp [A] corrente di esercizio ottimale (in condizioni normali d'esercizio);
•coefficienti standar di riferimento: temperatura = 25°C, radiazione = 1000W/mq, massa d'aria = 1,5 AM.

altri dati che si possono trovare su un pannello fotovoltaico sono:
•Module efficiency: efficienza con cui il pannello converte l'energia solare in energia elettrica
•Cell efficiency: efficienza con cui la singola cella fotovoltaica converte l'energia solare in energia elettrica. Deve essere maggiore del module efficiency (collegamenti serie/parallelo --> perdite)
•Power tollerance: scostamento massimo della potenza effettiva rispetto a quella nominale.
•Maximum system voltage: tensione massima tollerata dal pannello fotovoltaico.
•Dimensioni [mm] dimensioni del pannello e delle celle fotovoltaiche;
•Peso [Kg] peso dell'intero pannello fotovoltaico;
•Prezzo [€] prezzo del pannelo;
•Garanzia;
 
•Certificazioni:
la certificazione piu' importante è la certificazione TUV 

TÜV INTERCERT è leader mondiale nel settore del test e della certificazione dei Pannelli Fotovoltaici, materiali fotovoltaici in pellicole sottili, materiali per l’edilizia integrati al fotovoltaico secondo le norme IEC 61646, IEC 61215 e EN 61730



SERRE FOTOVOLTAICHE

Negli ultimi anni le energie rinnovabili stanno espandendo sempre più le proprie applicazioni e le proprie forme di utilizzo. Un esempio interessante di tale sviluppo è l’integrazione delle tecnologie fotovoltaiche con il mondo dell’agricoltura.
Le serre possiedono infatti diverse caratteristiche se si presentano come particolarmente favorevoli ad un impianto fotovoltaico, ovvero :
- corretta esposizione all’irradiazione solare;
- vaste superfici disponibili.
*I VANTAGGI DELLE SERRE
la struttura della serra e le attività che vi si svolgono sotto sono compatibili con l’installazione fotovoltaica;
* le serre necessitano di schermare la radiazione luminosa
* l’esposizione delle serre è a favore dell’irraggiamento solare diretto
* l’impianto permette di rendere la struttura energeticamente indipendente e di immettere il surplus di elettricità in rete
* l'iter autorizzativo è spesso più breve rispetto ad impianti a terra
DEFINIZIONE DI SERRE FOTOVOLTAICHE
Rientrano in questa tipologia le installazioni nelle quali i moduli fotovoltaici costituiscono gli elementi costruttivi della copertura o delle pareti di manufatti adibiti, permanentemente per tutta la durata degli incentivi, a serre dedicate alle coltivazioni agricole o alla floricoltura.
La struttura della serra, in metallo, legno o muratura, deve essere chiusa (la chiusura può eventualmente essere stagionalmente rimovibile), fissa ed ancorata al terreno.
I moduli, ovvero la porzione di copertura della serra in cui essi sono integrati, devono avere una distanza minima dal suolo di 2 m. 
SERRE MONOFALDE
Questo modello di serra consente di utilizzare tutta la superficie in copertura per l'installazione dell'impianto fotovoltaico e permette quindi di sfruttare quanto più possibile la produzione di energia elettrica.
Le serre solari fotovoltaiche monofalda hanno tuttavia un campo limitato di utilizzo nell'agricoltura e presentano dei costi per unità di superficie maggiori rispetto a quelli della serra multifalda.
Su richiesta è possibile utilizzare anche moduli fotovoltaici trasparenti per migliorare le condizioni di luminosità all'interno della serra. 
SERRE MULTIFALDA
Le serre fotovoltaiche multifalda sono le tipiche serre per la produzione nate per abbinare l'esigenza di non diminuire la produzione della serra e la necessità di produrre energia elettrica. Le serre solari fotovoltaiche multifalda massimizzano la produttività agricola della serra. Sono ideali per la produzione di ortaggi e verdure che preferiscono la luce diffusa estiva rispetto a quella diretta. 
 LE COLTURE PREVISTE NELLE SERRE
 
 
 
 
 
 

giovedì 3 marzo 2011

APPROVATO IL DECRETO SULLE RINNOVABILI

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legislativo sulle energie rinnovabili. Fonti governative
hanno reso noto che un successivo provvedimento dovrà rimodulare le soglie e gli incentivi a scalare. Il decreto legislativo, che recepisce la direttiva Ue n. 2009/28, prevede che un successivo decreto, che sarà emanato a giugno, di concerto tra il ministro dello Sviluppo economico e il ministro dell'Ambiente, fissi nuovi parametri degli incentivi e una revisione delle quote delle varie fonti rinnovabili per giungere agli obiettivi comunitari.
L'attuale regime di incentivi al fotovoltaico, dunque, resterà in vigore fino a fine maggio mentre da giugno partirà un nuovo regime di aiuti. Nel decreto sulle rinnovabili approvato dal Consiglio dei ministri si legge, infatti, che le disposizioni attualmente in vigore «si applicano alla produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici per i quali l'allacciamento alla rete elettrica abbia luogo entro il 31 maggio 2011»
Nel nuovo testo, fra le altre, scompare il tetto degli 8.000 Mw agli aiuti al fotovoltaico. Il decreto legislativo sulle rinnovabili è costituito da 43 articoli, divisi in nove titoli, e di quattro allegati tecnici. Nei giorni scorsi l'Authority per l'energia aveva chiesto misure anti-speculazione per le energie rinnovabili e con una segnalazione al Governo e al Parlamento aveva chiesto alcuni «correttivi» allo schema sui sussidi.

mercoledì 2 marzo 2011

SCOPRIAMO IL DECRETO ROMANI E LA PROPOSTA DI TAGLIO DEGLI INCENTIVI

Domani il Consiglio dei ministri discuterà un già molto contestato decreto sulle energie rinnovabili. Il decreto , promosso dal ministro per lo Sviluppo economico Romani, recepisce a modo suo una direttiva europea sulle energie rinnovabili . Il testo prevede infatti l’abrogazione degli incentivi del Conto Energia a partire dal 2014, la loro sospensione una volta raggiunto un tetto di megawatt, il taglio retroattivo del 30 per cento agli incentivi per l’eolico, l’introduzione del meccanismo delle aste al ribasso per i nuovi impianti oltre i 5 MW.
La misura che sta facendo più discutere, e ha sollevato le proteste del centrosinistra, delle associazioni ambientaliste e degli operatori del settore, riguarda il Conto Energia e il fotovoltaico.
Come funziona il mercato delle rinnovabili in questo momento?
Dal 2005 tutte le bollette dell’energia elettrica in Italia prevedono un contributo destinato agli incentivi per il fotovoltaico. Questi fondi compongono il cosiddetto Conto Energia, costituito su recepimento di una direttiva europea che impegna l’Italia a produrre attraverso fonti rinnovabili il 20 per cento della propria energia entro il 2020. Invece che costruire centrali elettriche basate su fonti rinnovabili, che avrebbero avuto un costo ingente sulle casse dello Stato, l’Italia ha deciso di puntare sugli incentivi: i consumatori si costruiscono il loro impianto fotovoltaico a loro spese, lo Stato attraverso un ente – che si chiama GSE, Gestore dei Servizi Energetici – garantisce al consumatore un incentivo.
Lo stanziamento di questi fondi rientra in una tendenza globale: tutti i paesi europei stanno investendo nel settore delle rinnovabili miliardi di euro, anche a fronte dei bilanci messi in difficoltà dalla crisi e del crescente debito pubblico. Allo stesso modo, gli Stati Uniti hanno fatto dei fondi per le energie rinnovabili uno dei pochi capitoli di spesa immuni dai tagli resi necessari dalle dimensioni del deficit. Negli anni, il Conto Energia è stato rinnovato e l’Italia ha aumentato lo stanziamento di fondi destinati alle energie rinnovabili: in questo momento la loro entità è tale che chi dota la propria abitazione o la propria impresa di un impianto fotovoltaico riesce nel giro di pochi anni a recuperare i soldi del suo investimento e guadagnare pure.
In base alla legislazione vigente, gli incentivi al fotovoltaico restano in piedi fino al 2020 ma si riducono progressivamente – prima ogni anno, adesso ogni quattro mesi – sulla base del fatto che a fronte delle dimensioni crescenti del mercato l’intervento economico dello Stato diventa via via meno necessario. Anche perché il mercato del fotovoltaico è effettivamente cresciuto parecchio, diventando uno dei pochissimi settori industriali in Italia ad avere conosciuto una fase di grande espansione negli ultimi anni, generando introiti e nuovi posti di lavoro. In questo momento in Italia oltre 100 mila persone sono impiegate direttamente o indirettamente nell’industria del fotovoltaico. Il meccanismo però ha delle distorsioni, denunciate anche da molti degli stessi operatori del settore: un piano nato per delocalizzare la produzione di energia incentivandone la produzione domestica, infatti, in alcuni casi si è trasformato in un business. La costruzione di impianti molto grandi, che producono svariati kWh di energia, permette di guadagnare molti soldi nel giro di poco tempo – e dal momento che si è in presenza di un tetto nazionale, limita la possibilità di altri cittadini ad accedere ai fondi col loro impianto domestico.
Cosa prevede il decreto proposto dal governo?
Il decreto proposto dal governo: taglia gli incentivi prima della loro scadenza naturale, prevista per il 2020, abrogandoli a partire dal 2014. Inoltre, gli incentivi potrebbero essere sospesi molto prima: il decreto, infatti, prevede anche che questi vengano sospesi al raggiungimento degli 8000 MW prodotti tramite fotovoltaico. Considerati i ritmi di crescita e diffusione di questa fonte rinnovabile, il tetto si potrebbe essere raggiunto prima tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012. Anche altri paesi europei si sono dotati di tetti agli incentivi, ma sono molto più alti: la Germania, per esempio, ha un tetto vicino ai 50 mila MW. Il tutto a fronte di continue direttive dell’Unione Europea a favore dell’ampliamento dei finanziamenti nel settore delle fonti energetiche rinnovabili e del fatto che la stessa legge sul Conto Energia è stata rinnovata soltanto a novembre, senza nessun accenno a tagli agli incentivi.
Il ministro Romani sostiene che il meccanismo del Conto Energia costi allo Stato troppi soldi rispetto all’energia di cui facilita la produzione, senza contare l’aggravio che comporta sulle bollette dell’energia elettrica dei cittadini (aggravio comunque molto contenuto rispetto a quello adottato da Francia e Germania). Per questo sostiene che gli incentivi debbano essere tagliati, confermando la propensione del governo a puntare sull’energia nucleare per soddisfare il fabbisogno energetico italiano liberandosi progressivamente delle fonti fossili. Il ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, è sembrata più possibilista, dichiarando che l’Italia manterrà gli impegni assunti in sede europea. Le associazioni ambientaliste e quelle che raggruppano gli operatori del settore, invece, sono infuriate: sostengono che il nuovo provvedimento costituirebbe di fatto la fine del fotovoltaico.

UE, NORD AFRICA A ECARO PETROLIO

l'ondata rivoluzionaria nell'area di Nord Africa e Medio Oriente porterà inevitabilmente ad un caro petrolio e quindi  diventa strategico per l'Ue ridurre la bolletta energetica, puntando soprattutto sull'efficienza.
Su questo fronte la Commissione Ue presentera' la prossima settimana un piano di azione.

''La prossima settimana in concomitanza con la proposta di taglio del 25% delle emissioni di CO2 entro il 2020,  - ha detto Hedegaard - presenteremo un piano di azione sull'efficienza energetica''. Un'iniziativa che arrivera' nell'ambito di una road map per raggiungere l'obiettivo di riduzione dell'80% per il 2050. ''L'anno scorso - ha aggiunto il commissario Ue per il Clima - abbiamo importato 17 milioni di dollari di petrolio in piu' nell'Ue. E con il prezzo attuale salito a 117 dollari al barile, e' chiaro perche' dobbiamo ridurre il consumo di energia.

L'energia che costa meno - ha concluso Hedegaard - e' quella che non si utilizza''

Sistemi&Qualità

martedì 1 marzo 2011

scontro PRESTIGIACOMO-ROMANI sulle Energie Rinnovabili

E' scontro sul decreto in materia che sara' in discussione nel preconsiglio dei Ministri di domani, contro il quale hanno manifestato ambientalisti e aziende.

Proprio sul fronte energia il premier, Silvio Berlusconi, rilancia il nucleare accusando ''l'ecologismo di sinistra'' se in Italia l'elettricita' si paga il 48% in piu' rispetto alla Francia. ''Subiamo oggi - spiega Berlusconi - quello che abbiamo ereditato dalle scelte di chi ha negato all'Italia la possibilita' di dotarsi di energia nucleare''. ''Il risultato - aggiunge il premier - e' che tutta l'energia che consumiamo la paghiamo piu' del 30% in piu' rispetto al resto d'Europa. La Francia si e' dotata di 85 centrali nucleari sicurissime e pensate che quando si deve decidere dove costruirne una, scatta la competizione tra i comuni perche' le centrali portano lavoro e sono ipersicure''.

Stefania Prestigiacomo,ministro dell'Ambiente, afferma "Avanti con le rinnovabili e avanti col nucleare perchè tra queste due forme di energia non c'e' contrapposizione'' e precisa: "sulle rinnovabili non c'e' nessuna marcia indietro manterremo gli impegni europei''. Ad animare il dibattito e' la proposta di Decreto legislativo in attuazione della direttiva 2009/28/CE relativa alla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Ora il rush finale per il via libera entro questa settimana. Provvedimento che ha portato in piazza ambientalisti (in prima linea Legambiente, Wwf Italia, e Greenpeace, Kyoto club) e mondo delle aziende e dei produttori (tra cui Assosolare, Aper, Asso energie future, Anev, Grid parity, ReFeel) che, davanti al ministero dello Sviluppo Economico, hanno tenuto una conferenza stampa contro quello che chiamano decreto 'blocca-solare'.

Il risultato del decreto, secondo le associazioni e gli imprenditori delle rinnovabili, sarebbe uno stop agli incentivi che inciderebbe anche su quegli impianti in attesa dell'allaccio alla rete con ''conseguente perdita dell'investimento'', oltre che su quelli in fase di progettazione che non avrebbero i finanziamenti dalle banche. C'e' inoltre il capitolo occupazione: senza il piano incentivi, produttori e associazioni parlano di un ''crollo per il fotovoltaico con oltre 120.000 posti lavoro a rischio''.
I punti principali del provvedimento sono tre: stop agli aiuti dal gennaio 2014 oppure al raggiungimento del 'tetto' al fotovoltaico a 8.000 megawatt (che secondo gli ambientalisti avverra' gia' dall'estate prossima); taglio retroattivo del 30% per gli incentivi per l'eolico; sistema di aste al ribasso per i nuovi impianti. A spiegare l'operazione il ministro dello Sviluppo Economico, Romani: ''Bisogna interrompere un meccanismo'' di incentivazione all'energia rinnovabile che ''e' costato 20 miliardi di euro tra il 2000 e il 2010 agli italiani'' in cambio del 4,5% di energia prodotta. ''Noi - sottolinea ancora Romani - siamo un paese prevalentemente manifatturiero, molte aziende pagano l'alto costo dell'energia e il costo delle rinnovabili e' sulle spalle dei cittadini italiani''.
Il clima è teso, le posizioni sono chiare..ora rimane solo da vedere come finirà la disputa!